Lutto nazionale per Berlusconi, scoppia la polemica - QdS

Il lutto nazionale per Berlusconi, giusto o no? L’Italia si ferma e la scelta diventa un caso

Il lutto nazionale per Berlusconi, giusto o no? L’Italia si ferma e la scelta diventa un caso

Marianna Strano  |
mercoledì 14 Giugno 2023

Non si placa la polemica per la scelta di garantire all'ex premier, oltre che il funerale di Stato, anche una giornata di lutto a livello nazionale.

Lutto nazionale in occasione della giornata dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi di mercoledì 14 giugno: una scelta significativa, che ha fatto scoppiare un caso politico e sociale senza precedenti nella storia recente italiana.

La morte del leader di Forza Italia, avvenuta lunedì 12 giugno all’ospedale San Raffaele di Milano, è inevitabilmente destinata a sconvolgere gli assetti politici ed economici nazionali. Tuttavia, in queste ore e nel giorno del funerale di Stato non si discute tanto del futuro del partito, del Centrodestra o dell’eredità del noto imprenditore e politico. Si parla, invece, della scelta di associare al funerale di Stato per l’ex premier una giornata di lutto nazionale.

Lutto nazionale per Berlusconi, la prima volta per un ex premier

Il lutto nazionale è previsto normalmente per commemorare personalità politiche, sociali, culturali ed economiche di alto livello che hanno garantito un servizio alla Patria. O, in alternativa, alle vittime della criminalità organizzata e del terrorismo.

Storicamente, non è mai stato proclamato in Italia per un ex premier prima di Berlusconi (fanno eccezione Giovanni Leone e Carlo Azeglio Ciampi, che però sono stati anche presidenti della Repubblica, e Aldo Moro vittima delle Brigate Rosse). In cosa è diverso il leader di “Forza Italia”? Se lo chiedono quanti contestano la scelta del Governo, ritenendola “eccessiva”, così come lo “stop” amministrativo che ha determinato. Così come se lo chiedono coloro che conoscono le numerose vicende giudiziarie che hanno visto protagonista l’ex presidente del Consiglio. Ben 32 processi conclusi, con accuse gravi che vanno dalla corruzione alla presunta vicinanza alla mafia.

Scoppia la polemica

C’è chi reputa il lutto nazionale per Berlusconi una mera scelta politica, determinata dal recente trionfo del Centrodestra in campo amministrativo e dal rapporto dell’ex premier con l’attuale presidente Meloni e al vice Salvini.

Lo pensa, per esempio, il co-portavoce di Europa Verde e parlamentare dell’Alleanza Verdi-Sinistra Angelo Bonelli, che dichiara: “Noi abbiamo espresso il nostro cordoglio alla famiglia di Silvio Berlusconi e alla comunità e abbiamo guardato con rispetto alla scomparsa di una personalità politica che ha fatto discutere. È noto che abbiamo contrastato le politiche di Silvio Berlusconi, ma in questa occasione drammatica per la famiglia abbiamo dato le nostre condoglianze. Ma il lutto nazionale in questo Paese è stato dato per la morte dei Papi, dei Presidenti della Repubblica, con la sola eccezione di Aldo Moro, che fu presidente del Consiglio ma che fu assassinato dalla Brigate Rosse. Ecco, ci sembra assolutamente eccessivo questo lutto nazionale così come è eccessivo e spropositato chiudere i lavori di aula e parlamento per ben sette giorni”. Questa è una cosa che non è mai accaduta nella storia della Repubblica italiana”.

Condivide questa posizione anche l’ex presidente del Senato Pietro Grasso, che all’Adnkronos parla di “una decisione del governo in carica, una decisione politica“.

Sul fronte opposto, c’è chi ribadisce il ruolo “rivoluzionario” di Berlusconi in campo politico e imprenditoriale. La televisione, lo spettacolo, il mondo politico italiano hanno “preso forma” negli anni Novanta e Duemila anche grazie alla sua figura, sottolineano. La senatrice Mariastella Gelmini, con un passato in “Forza Italia”, ha inoltre messo a tacere gli oppositori su Twitter parlando di un “antiberlusconismo militante, che non si arrende neanche davanti ad eventi di questa natura”.

La fine di un’era

Da un lato c’è chi grida al “populismo”, dall’altro chi supporta la scelta del lutto nazionale per Silvio Berlusconi per il suo ruolo storico. Le reazioni non mancheranno neanche nei giorni successivi e sarà impossibile stabilire chi abbia ragione o torto. Ma una cosa appare certa: la morte del leader di “Forza Italia” potrebbe generare una profonda “spaccatura” all’interno del Paese e di certo segnerà una svolta all’interno della vita politica ed economica italiana.

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