Cittadini e imprese sono stati pesantemente danneggiati e adesso attendono risposte concrete. Il presidente Musumeci e il ministro Di Maio hanno visitato i luoghi colpiti dal maltempo
AGRIGENTO – Licata è uno dei centri dell’agrigentino maggiormente danneggiati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul territorio nelle scorse settimane. Il sindaco Pino Galanti, rivolgendosi al Governo regionale e a quello nazionale, ha sottolineato il discorso della disparità tra Nord e Sud. “Non è ammissibile – ha detto – che vi sia un’Italia sott’acqua a cui si sta rivolgendo l’attenzione delle istituzioni, mi riferisco a Venezia e Matera, e che Licata venga lasciata sola”.
Le risposte però non si sono fatte attendere. A sorpresa è arrivato il presidente della Regione Nello Musumeci che, dopo un sopralluogo sul fiume Salso e sul ponte Giovanni Paolo II, ha garantito per la risagomatura della foce del corso d’acqua la disponibilità della Regione di 15 milioni di euro.
La risposta più importante è poi arrivata dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che si è recato di persona a Licata per incontrare il primo cittadino Galanti e diversi agricoltori che hanno subito ingenti danni, informandoli sullo stanziamento di un primo finanziamento di dieci milioni di euro a favore dei territori danneggiati in Sicilia.
“Non esiste – ha detto Di Maio – un’Italia di serie A e una di serie B o addirittura di serie C. Negli stessi giorni in cui si aiutava Venezia bisognava ricordarsi della Sicilia, che 15 giorni prima aveva lanciato l’emergenza maltempo. Questa è la stagione in cui lo Stato stanzia centinaia di milioni di euro per cercare di riparare i danni. Ma con queste centinaia di milioni di euro, se anticipiamo i tempi, dobbiamo occuparci della messa in sicurezza del territorio e delle coste rispetto agli impianti idraulici”.
All’incontro con Di Maio era presente anche il vice ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, il quale ha annunciato che grazie al lavoro dell’ex sindaco Angelo Cambiano, oggi segretario politico dello stesso Cancelleri, sono stati sbloccati 30 milioni di euro, parcheggiati dal 2016 e mai utilizzati, per finanziare opere strutturali per il dissesto idrogeologico. “Abbiamo facilitato il dialogo tra Anas e Comune di Licata – ha spiegato – e chiediamo adesso il massimo impegno ai due organi che, grazie a questi 30 milioni, possono cambiare la qualità della vita dei licatesi”.