Maltrattamenti a moglie e figli a Misterbianco, un arresto - QdS

“Ti stacco la testa, sono il tuo padrone”: minacce e violenze contro moglie e figli, 48enne in carcere

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“Ti stacco la testa, sono il tuo padrone”: minacce e violenze contro moglie e figli, 48enne in carcere

Redazione  |
lunedì 29 Maggio 2023

Nuova storia di violenza in famiglia nel Catanese: dopo diverse denunce, il 48enne è finito nel carcere di Piazza Lanza.

La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di attività investigativa svolta dai militari della stazione di Misterbianco (CT) e di Brescia (MB), a carico di un 48enne indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, ha richiesto e ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere.

L’uomo è stato associato al carcere catanese di Piazza Lanza.

Maltrattamenti e minacce alla moglie e ai figli, 48enne di Misterbianco in carcere

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora pienamente realizzato il contraddittorio tra le parti, hanno fatto luce sulle maltrattamenti dell’uomo nei confronti della moglie e dei figli, due dei quali minorenni.

Nel 2019 l’indagato era stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti e condannato alla pena di un anno e 10 mesi di reclusione. Alla pronuncia della suddetta sentenza, però, l’uomo le aveva chiesto perdono e l’aveva convinto a riaccoglierlo in casa, dove la donna viveva con i loro 3 figli.

La vittima, come spesso accade, convinta che il marito potesse cambiare, aveva deciso di dargli una seconda chance. Tuttavia, il coniuge avrebbe ripreso a maltrattarla schiaffeggiandola e tentando di strangolarla. In più, avrebbe iniziato a sfogava la sua ira anche nei confronti dei tre figli, offendendoli e minacciandoli di morte.

La fuga, le minacce e la nuova denuncia

In una occasione, l’uomo avrebbe puntato anche un coltello da cucina verso la moglie minacciandola: “Ti stacco la testa, ti faccio scoppiare il cuore”, poi tentava di colpirla alla testa con un fucile asserendo di essere il suo “padrone”.

La donna, terrorizzata, è fuggita dalla città assieme ai figli interrompendo la convivenza ma il marito, non accettando la volontà della moglie di separarsi, l’avrebbe tormentata anche per telefono con messaggi del seguente tenore: “Non ti do pace e non ne avrai mai”. A questo punto la vittima di maltrattamenti ha presentato una nuova denuncia, dettagliando tutte le ulteriori condotte subìte, comprese quelle nei confronti dei figli.

Il giudice per le indagini preliminari, viste le condotte aggressive del 48enne, dettate anche dall’abuso di alcolici e droga, ha stabilito, dunque, che l’indagato fosse condotto in carcere anche sulla base del fatto che, nonostante l’uomo fosse già stato condannato e anche perdonato dalla moglie, ha continuato a maltrattare i suoi familiari.

Immagine di repertorio

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