Manifestazioni, accesso ai fondi solo per ventiquattro enti - QdS

Manifestazioni, accesso ai fondi solo per ventiquattro enti

Michele Giuliano

Manifestazioni, accesso ai fondi solo per ventiquattro enti

giovedì 27 Agosto 2020

Troppo poco il milione di euro stanziato dall'assessorato regionale per i grandi eventi siciliani: fuori dai giochi Orchestra sinfonica, Stabile di Catania e teatro Massimo di Palermo e i parchi archeologici di Marsala e Segesta. Premiati Taormina Book Festival, Fondazione Whitaker e “Le vie dei tesori”

PALERMO – Solo un milione di euro di finanziamenti per i grandi eventi culturali siciliani. È stato pubblicato dall’assessorato regionale del Turismo, Sport e Spettacolo, il decreto di approvazione delle graduatorie provvisorie delle istanze idonee finanziabili e non finanziabili, e quella delle istanze non idonee per l’avviso per la presentazione di istanze per il sostegno delle spese di realizzazione di manifestazioni a rilevanza turistica da svolgere nel territorio della Regione siciliana.

I numeri sono piuttosto ridotti: sono soltanto 24 gli enti che avranno accesso ai fondi, con importi che vanno dai 10 ai 60 mila euro ciascuna. Tra gli enti che riceveranno i fondi più cospicui, l’associazione Taormina Book Festival, la Fondazione Giuseppe Whitaker di Palermo, l’associazione “Le vie dei tesori”, con sede a Palermo, ma che svolge attività in diverse provincie isolane. Ancora, avranno accesso ai finanziamenti l’accademia Palermo classica, e l’associazione conservazione tradizioni popolari, sempre di Palermo.

Moltissimi gli enti che hanno raggiunto l’idoneità ma sono rimaste fuori dai giochi a causa dell’esiguità della somma messa a disposizione. Tra questi diversi Comuni, come Catania ed Erice, il Parco archeologico di Segesta e di Marsala, la fondazione Teatro Pirandello di Agrigento e il Teatro Stabile di Catania. Tra gli enti che non hanno raggiunto l’idoneità o non sono stati ammessi, il teatro “Al Massimo” di Palermo, la città metropolitana di Palermo, e tanti Comuni distribuiti variamente sul territorio isolano.

L’avviso è strettamente collegato alla scelta, ormai di qualche anno fa, di costituire un calendario unico, che riunisca i grandi eventi che si svolgeranno in Sicilia, per poterli promuovere al meglio, in un programma articolato ed efficiente. Allo stesso tempo, l’inserimento all’interno del calendario permetterà ai Comuni di usufruire del cofinanziamento. Ma non si tratta soltanto di un inserimento finalizzato al reperimento di fondi, ma di una scelta ragionata in termini di marketing e promozione del territorio: il calendario o delle manifestazioni di grande richiamo turistico dovrebbe svolgere una più ampia funzione, in quanto atto che consente di sostanziare l’offerta turistica e di offrirne un quadro attrattivo per i lavoratori.

Per rendere il tutto efficiente ed efficace, già dal 2016 il dipartimento ha avviato una sua ricognizione delle manifestazioni programmate per ogni singolo anno, avvalendosi dei dati a propria disposizione e della collaborazione dei Comuni dell’Isola, che sono in condizione di conoscere quali iniziative di richiamo turistico si svolgeranno nel loro territorio.

Dal 2016, quindi, i Comuni devono comunicare la tipologia di manifestazione, che sia una mostra, un concerto, un festival, il periodo temporale in cui si svolgerà l’evento, con una data anche indicativa e il soggetto che si occupa dell’organizzazione. Ancora, si dovrà indicare se si tratta di una manifestazione una tantum o fa parte di un ciclo di edizioni, del quale si comunicherà il numero di quelle già precedentemente svolte. Quindi, nella comunicazione verrà segnalata la fonte finanziaria che permette lo svolgimento della stessa. In tal modo, sarà possibile stilare un elenco degli eventi e programmare una promozione coordinata ed efficace, che porti alle singole manifestazioni un aiuto in termini di diffusione e conoscenza maggiore rispetto al lavoro che possa essere svolto singolarmente, soprattutto se si pensa al turismo che viene dall’esterno dei confini regionali, nazionali e internazionali.

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