Federalberghi sui manifesti di Lipari: "Apriamo un confronto" - QdS

Federalberghi sui manifesti di Lipari: “Apriamo un confronto”

Antonino Lo Re

Federalberghi sui manifesti di Lipari: “Apriamo un confronto”

Giuseppe Bonaccorsi  |
venerdì 06 Maggio 2022

Il presidente degli albergatori, Del Bono, mira ad un tavolo tecnico con istituzioni ed associazioni: "La provocazione riapre un tema serio sulle tutele del lavoro"

Federalberghi Eolie, con una nota stampa del presidente Christian Del Bono, interviene sul dibattito sollevato nell’arcipelago in merito ai manifesti provocatori affissi sui muri di tutti i centri dell’isola dall’associazione “Magazzino del mutuo soccorso – Eolie” che si è poi attribuita la paternità dell’azione. 

La nota di Federalberghi Eolie

L’associazione degli albergatori  scrive che “pur stigmatizzando la forma e il contenuto – ritenuto offensivo, fazioso e inappropriato – del manifesto affisso sui muri delle strade di Lipari la notte che ha preceduto la festività del Primo maggio, vista la grave denuncia e il dibattito che ne è scaturito e considerato l’impegno da sempre profuso nell’interesse del settore e della comunità, ritiene utile coglierne in modo costruttivo la provocazione e propone di avviare un confronto serio che possa affrontare la tematica a 360 gradi, coinvolgendo nelle modalità opportune le istituzioni e le parti sociali”.
“Siamo convinti che solo da una trattazione ampia e proattiva della questione possano scaturire indicazioni utili per migliorare le condizioni tanto dei lavoratori quanto delle imprese e dell’intera comunità locale, nella consapevolezza che sia, ormai da tempo, comunque necessario ripensare il nostro modello di sviluppo, ponendolo sui binari della sostenibilità economica, sociale ed ambientale.

La paternità dell’affissione

Gli iscritti all’associazione col manifesto hanno voluto denunciare una parte della classe imprenditoriale, che opera soprattutto nell’attività turistica estiva, che con l’approssimarsi della stagione turistica, applica nell’arcipelago paghe misere ai lavoratori, senza giorno di riposo settimanale, Tfr e tutele sindacali. La vicenda ha diviso la popolazione in due fazioni ben distinte. “Il manifesto affisso – hanno dichiarato in una nota i componenti dell’associazione-ha aperto un dibattito nazionale che coinvolge tutti avendo evidentemente squarciato il velo che spesso copre le contrattazioni ricattatorie delle assunzioni, approfittando della condizione di debolezza dei dipendenti”.

Del Bono: “Serve un confronto serio”

Del Bono punta adesso su un confronto serio che possa servire a superare o quantomeno tamponare il problema. E spiega: “La questione è stata posta in maniera sbagliata, ma solleva un tema delicato che va attenzionato e va affrontato. Noi abbiamo sempre sensibilizzato i nostri associazioni ad osservare il contratto di lavoro e le tutele dei lavoratori che non sono ben negoziabili, ma le questioni vanno separate e approfondite perché bisogna chiedersi anche se il modello di sviluppo nell’arcipelago sia ancora sostenibile e se la fiscalità sia adeguata. Sarebbe infatti più idoneo se si riuscisse ad avere una fiscalità di vantaggio per le isole minori. Per questo noi abbiamo proposto di aprire un confronto con le istituzioni da tenere a 360 gradi. Siamo qui. Vedremo cosa accadrà…”.

Giuseppe Bonaccorsi

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