Mazara del Vallo si prepara ad accogliere le donne ucraine - QdS

Mazara del Vallo si prepara ad accogliere le donne ucraine

Pietro Vultaggio

Mazara del Vallo si prepara ad accogliere le donne ucraine

giovedì 26 Maggio 2022

La casa fraterna “Santa Teresa di Calcutta e Beata Vincenza Maria Poloni” è la prima struttura in città che accoglierà donne in difficoltà con figli minori. L’intervista del QdS a Don Fiorino

MAZARA DEL VALLO (TP) – È nata a Mazara del Vallo la casa fraterna “Santa Teresa di Calcutta e Beata Vincenza Maria Poloni”, prima struttura in città per accogliere donne in difficoltà e con figli minori. L’immobile si trova tra la via San Giovanni e la via San Vito, nel centro di Mazara del Vallo.
La casa è di proprietà dell’Opera, fondazione che dal 1965 si dedica a opere di carità sul territorio diocesano.
Abbiamo sentito il direttore dell’Opera di religione “Mons. Gioacchino Di Leo” Francesco Fiorino per qualche dettaglio in più.

Com’è nata l’idea di realizzare questa struttura?
“Conoscendo bene le situazioni di bisogno sociale dei nostri territori, era necessaria una struttura di pronta accoglienza gratuita e per un periodo di almeno sei mesi di ospitalità”.

Quali i fondi utilizzati e da dove provengono?
“L’immobile è di proprietà dell’Opera di Religione Mons. Gioacchino Di Leo. Una Fondazione istituita nel 1963 dallo stesso Monsignore che fu Vescovo di Mazara del Vallo. Abbiamo partecipato nel 2015, con un progetto di ristrutturazione dell’immobile, in occasione del Bando Pubblico che prevedeva agevolazioni economiche per interventi di recupero di immobili localizzati nei centri storici della Regione Sicilia. Con quei fondi pubblici si è potuto ammodernare l’intero immobile. Per l’arredo della Casa abbiamo beneficiato dei fondi diocesani per gli interventi caritativi dell’8Xmille alla Chiesa Cattolica e di alcune donazioni liberali di privati”.

Quante donne e quanti minori attualmente si trovano in questa struttura? Quanti posti ci sono?
“I primi di giugno ospiteremo le prime donne con bambini di origine ucraina, ma la struttura è aperta a donne italiane e di altre nazionalità. La Casa può ospitare fino a tredici persone”.

A pian terreno ci sono due ampi saloni, un bagno e una cucina. Al primo piano, invece, le stanze da letto, altri due bagni e il vano lavanderia Aprirete altre strutture?
“A Mazara speriamo di aprire una struttura di pronta accoglienza per uomini in difficoltà. Attualmente nella nostra Diocesi di Mazara del Vallo sono funzionanti 5 case di accoglienza”.

Altre tre strutture si trovano invece a Marsala mentre un’altra casa, per papà separati, è stata inaugurata qualche anno addietro: “Casa Betania”, un intero appartamento in via Ippolito D’Ippolito a Mazara, può accogliere sino a 4 papà contemporaneamente.

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