Per Panoramica e altre strade provinciali finalmente l’attesa apertura dei cantieri - QdS

Per Panoramica e altre strade provinciali finalmente l’attesa apertura dei cantieri

Lina Bruno

Per Panoramica e altre strade provinciali finalmente l’attesa apertura dei cantieri

sabato 17 Agosto 2019

Rimossi alcuni ostacoli amministrativi, si è potuto procedere con firma del contratto e avvio dei lavori. Gli interventi sulla Sp 43/b sono indispensabili per la messa in sicurezza dell’arteria

MESSINA – Sulla Panoramica, arteria strategica nella viabilità della zona Nord, finalmente si è aperto il cantiere per la manutenzione straordinaria da lungo tempo atteso. Rimossi alcuni ostacoli amministrativi, si è potuto procedere con la firma del contratto e l’avvio dei lavori che scongiurano definitivamente il rischio di una chiusura, decisione che sarebbe stata inevitabile per gli uffici di Palazzo dei Leoni, con la conseguente paralisi dei collegamenti tra Nord e Sud della città.

Due le ditte al lavoro per sei chilometri complessivi sulle due corsie di marcia, dalla rotonda di Faro Superiore a quella di Granatari. La Peloritana appalti Srl si sta occupando della manutenzione delle parti degradate della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso e relativa segnaletica per un importo di un milione 265 mila euro. La sostituzione delle barriere di sicurezza incidentate e la fornitura e collocazione di alcuni giunti di dilatazione di ponti, sono invece a carico del consorzio Krea, che ha vinto l’appalto di 235 mila euro.

I finanziamenti sono quelli messi a disposizione dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti e che, senza l’avvio dei lavori, rischiavano di essere persi. Gli interventi dovrebbero essere completati entro novembre, così da effettuare collaudo e rendicontazione entro dicembre.

Questi, come altri 15 lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete viaria, erano bloccati per l’assenza del Bilancio 2018, un impedimento superato grazie alle recenti deroghe alle disposizioni in materia di contabilità pubblica e all’attivazione della procedure per l’approvazione del rendiconto di gestione 2018 dopo il riaccertamento dei residui ordinari.

“Insieme agli uffici dell’Ente – ha dichiarato il sindaco metropolitano Cateno De Luca – ci siamo presi la responsabilità e abbiamo consegnato sotto riserva questi lavori, in quanto c’è una scadenza per la spesa di queste risorse che in caso contrario saranno revocate entro l’anno. Ci siamo trovati ancora una volta di fronte a un bivio: fermarci alla situazione di paralisi e di perdita dei finanziamenti oppure prenderci la responsabilità in un quadro finanziario ancora precario e procedere con i lavori. Si è evitata la chiusura totale della Panoramica, sebbene non avesse le condizioni oggettive della percorribilità. Tuttavia, si è guardato all’interesse pubblico e assieme ai funzionari della Città Metropolitana, ci siamo presi la responsabilità di lasciarla aperta pur con delle limitazioni di velocità e il divieto di transito dei motocicli, per evitare il caos viario che si sarebbe generato in caso contrario”.

Con quelli della Sp 43/b, Panoramica dello Stretto, sono stati avviati tutti i lavori già aggiudicati nel 2018, bloccati per l’impossibilità di assumere spese in conto capitale in regime di amministrazione provvisoria. Si tratta di interventi su tratte viarie della zona tirrenica e ionica e dell’isola di Vulcano. A breve verranno espletate anche le gare d’appalto avviate nel 2018 e rimaste sospese dal gennaio 2019, che riguardano altri sei interventi di manutenzione straordinaria di strade della zona ionica finanziati dal Masterplan per un importo totale di 6 milioni 400 mila euro. Nel complesso, le risorse finanziarie sbloccate ammontano a 12 milioni 221 mila euro provenienti dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti oltre che dal Masterplan-Patto per la Città Metropolitana.

Franco Roccaforte, dirigente della III e IV Direzione della Città Metropolitana, per arginare la perdita di risorse aveva chiesto più volte ai ministri competenti e alla Regione una proroga di almeno sei mesi dei termini imposti. Lo aveva fatto ad aprile scorso e poi a luglio, dopo l’approvazione della legge 58/2019, tutto in attesa dell’approvazione del Consuntivo 2018 e del Preventivo 2019.

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