Il sindaco metropolitano di Messina, Cateno De Luca, ha annunciato in una nota “la messa d’ufficio in ferie di oltre 700 dipendenti, sugli 840 attualmente in servizio nella Città Metropolitana, a decorrere dal prossimo 11 febbraio come forma di protesta nei confronti dello Stato e della Regione Siciliana, responsabili della grave situazione finanziaria dell’Ente”.
I restanti 140 dipendenti resteranno in servizio per garantire i servizi essenziali quali la Protezione civile e parte della Polizia metropolitana.
“Si tratta – ha evidenziato De Luca – di una situazione paradossale determinata dal meccanismo diabolico del prelievo forzoso attuato per contribuire al risanamento del debito pubblico e in cui l’esclusivo creditore è lo Stato. Oggi ci ritroviamo uno squilibrio di 12 milioni di euro per l’anno 2018 che rischia di far saltare circa 300 milioni di euro di investimenti.
“Non dimentichiamo – ha concluso – che la Città Metropolitana non è soltanto il soggetto attuatore del Masterplan a titolarità dei vari Comuni della provincia ma è anche il soggetto principale dei progetti di propria titolarità. Qualora la situazione dovesse perdurare il passo conclusivo e inevitabile sarà quello della dichiarazione di dissesto, atto che verrà concretizzato entro il mese di febbraio”.