Messina, disservizi idrici per 157 famiglie nella zona Nord - QdS

Messina, disservizi idrici per 157 famiglie nella zona Nord

Lina Bruno

Messina, disservizi idrici per 157 famiglie nella zona Nord

venerdì 22 Gennaio 2021

Disservizi continui nelle frazioni di Tono, Mortelle, Casabianca e Timpazzi. I cittadini sono costretti a ricorrere alle trivelle, che però non consentono l’approvvigionamento di acqua potabile

MESSINA – Disservizi idrici che non possono essere superati senza la realizzazione del nuovo depuratore di Tono. Succede nella zona Nord, nelle frazioni di Tono, Mortelle, Casabianca e Timpazzi, dove sono concentrate buona parte delle seconde case dei messinesi e dove d’estate, con i villeggianti, il numero dei residenti è raddoppiato.

I turisti il problema lo vivono solo per pochi mesi ma ci sono 157 famiglie che il disagio di non potere usufruire dell’acquedotto comunale lo affrontano tutto l’anno. Per l’approvvigionamento idrico si sono organizzate con le trivelle ma non è acqua potabile quella che questi impianti privati forniscono. Il problema per queste famiglie si continua a riproporre.

Una via d’uscita è rappresentata dalla nascita di un apposito Comitato di cittadini i cui rappresentanti, più di un anno fa, sono stati ascoltati in Commissione consiliare. Ad agosto scorso era intervenuto con una nota il consigliere di FdI, Libero Gioveni, e adesso il M5s. “Non è più tollerabile che in una società civile e modernizzata intere porzioni del nostro territorio comunale risultano ancora prive di impianti idrici e fognari”, ha detto Giuseppe Fusco, consigliere pentastellato, dopo la riunione della commissione bilancio dove era presente anche Salvo Puccio, presidente Amam, e in cui si discuteva della proposta di delibera relativa al nuovo contratto di servizio dell’Azienda.

Sui disservizi denunciati Puccio ha ribadito che nella zona non potrà esserci un impianto idrico propriamente detto se prima non viene installato un adeguato sistema fognario, fondamentale quindi è costruire il nuovo depuratore.

In realtà una parte della condotta idrica tra Mortelle e Tono era stata già realizzata (frutto di un progetto del 2005 da 2 milioni e 800 mila euro) ma i lavori si erano fermati, tanto che i residenti poi sono dovuti ricorrere alle trivelle. I consiglieri del M5s hanno proposto una soluzione emergenziale in attesa che si realizzi il depuratore cioè la collocazione di fontane pubbliche lungo la statale 113, nel tratto Mortelle/Tono, per consentire agli abitanti un minimo approvvigionamento idrico potabile. È ancora difficile dire, a sette anni dal finanziamento, quando la città potrà avere l’impianto di depurazione di Tono.

Ci sono ancora quei 40 milioni di euro, assegnati nell’ambito dell’Accordo di programma del 30 gennaio 2013 sottoscritto da Regione e Ministero dell’Ambiente. Confusione interpretative in quell’accordo hanno determinato questo lungo blocco. Dopo la gara di progettazione fatta dal Comune di Messina come soggetto beneficiario, vinta dal raggruppamento temporaneo formato da Altieri Spa e Omniservice Engineering Srl, per l’importo di 522mila euro, l’Ente aspettava il decreto con un anticipo delle somme, per firmare il contratto con i progettisti mentre il Dipartimento regionale acqua e rifiuti voleva il progetto esecutivo prima di decretare. Da qui la nomina di un commissario, regionale prima e nazionale dopo.

Nel dicembre 2015 il Ministero dell’ambiente ha formulato alcune osservazioni, che hanno prodotto sostanziali modifiche al progetto. Nel 2016 c’è quindi una nuova gara per l’affidamento delle attività propedeutiche alla progettazione. A febbraio 2017 è stato pubblicato l’elenco degli operatori ammessi alle successive fasi, a dicembre l’aggiudicazione definitiva al raggruppamento temporaneo costituito da Aecom Urs Italia e Geoproject. Il 29 luglio 2019 è stata approvata la determina a contrarre per integrazione contrattuale relativa alla trasformazione del progetto definitivo in esecutivo e alle attività per gli espropri, il cui affidamento è stato confermato ad Altieri e Omniservice.

La progettazione esecutiva dell’ impianto non è stata però ancora completata. È stato firmato un protocollo con il commissario in base al quale Amam fornisce un supporto tecnico e la direzione lavori. Non vi è alcuna notizia poi sulla valutazione di impatto ambientale che doveva essere già stata pubblicata e che è l’ultimo parere prima della conferenza dei servizi e la gara dei lavori che dureranno 18 mesi.

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