Secondo le prime informazioni, la donna si sarebbe gettata volontariamente nel vuoto stringendo tra le braccia la piccola
Dramma nella tarda mattinata di oggi a Messina, nel quartiere di Santa Lucia sopra Contesse, nella periferia sud della città. Una donna si sarebbe lanciata dal balcone del proprio appartamento sito al primo piano del complesso residenziale “6 Stelle” con in braccio la sua neonata. L’episodio sarebbe avvenuto poco dopo le 13.00, sotto gli occhi attoniti dei residenti della zona, che hanno subito lanciato l’allarme e avvisato i soccorsi.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
La bambina in codice rosso: grave trauma cranico
Secondo le prime informazioni rilasciate dai testimoni che hanno assistito al disperato tentativo, la donna si sarebbe gettata volontariamente nel vuoto stringendo tra le braccia la piccola, precipitata insieme a lei sull’asfalto. Il volo sarebbe avvenuto da circa cinque metri di altezza.
Immediato l’intervento dei soccorsi: sul posto sono state inviate due ambulanze del 118 con relativi medici. La neonata, che avrebbe riportato un grave trauma cranico, è stata trasportata in codice rosso al Policlinico Universitario “G. Martino” di Messina. Le sue condizioni sono considerate critiche e, secondo quanto riferito da fonti mediche, la prognosi resta riservata.
Le condizioni della madre
La madre, politraumatizzata ma cosciente al momento dell’arrivo dei sanitari, è rimasta sul posto in attesa della seconda ambulanza per il trasferimento in ospedale. Non sono ancora chiari i motivi del gesto. Sul luogo dell’accaduto sono intervenute anche le forze dell’ordine per ricostruire l’esatta dinamica e accertare eventuali responsabilità o contesti di fragilità sociale della famiglia.
La comunità del complesso “6 Stelle” è sotto shock. Numerosi residenti hanno assistito alla scena e molti si sono precipitati in strada per prestare i primi soccorsi in attesa dell’arrivo dei sanitari.
Le loro dichiarazioni, rilasciate alle forze dell’ordine, saranno fondamentali anche per ricostruire il contesto nel quale si è verificata la tragedia. Per garantire l’anonimato della piccola di pochi mesi, non sono state fornite le generalità della madre. La comunità resta adesso con il fiato sospeso in attesa di conoscere le condizioni di salute della piccola.