Migranti, 1.300 in pericolo soccorsi da Guardia Costiera e Gdf

Migranti, 1.300 in pericolo soccorsi da Guardia Costiera e Gdf: ci sarebbero morti

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Migranti, 1.300 in pericolo soccorsi da Guardia Costiera e Gdf: ci sarebbero morti

Redazione  |
mercoledì 26 Ottobre 2022

Alarm Phone aveva lanciato ieri l'sos su due imbarcazioni con 700 e 650 persone a bordo

Sarebbero stati soccorsi dalle unità della Guardia costiera italiana, della Guardia di finanza e di Frontex i due barconi con a bordo rispettivamente 700 e 650 persone per i quali Alarm Phone ieri aveva lanciato l’sos mentre si trovavano alla deriva nella zona Sar tra Malta e Italia. “I superstiti riferiscono di 12 persone morte o incoscienti, molti soffrono di disidratazione. Entrambe le barche potrebbero affondare in qualsiasi momento. Hanno paura di annegare”, aveva detto l’ong, spiegando di aver allertato le autorità senza che, però, fosse ancora in corso un’operazione di salvataggio dopo 15 ore dalla prima segnalazione.

“Dalla nostra attività di monitoraggio risulterebbe che il recupero della prima imbarcazione dovrebbe essere stato fatto verso le 2.30 di stanotte con sbarco dei superstiti a Messina, mentre il soccorso della seconda dovrebbe essersi concluso verso le 7.30 di stamattina”, dice all’Adnkronos Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans. Ieri pomeriggio il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo di Roma sarebbe intervenuto con la nave Diciotti e due CP300, oltre al pattugliatore della Guardia di finanza Monte Cimone, all’unità spagnola Rio Arlanza e tre mercantili. “Si tratterebbe di una delle più grandi operazioni di soccorso effettuata da assetti istituzionali dopo Mare Nostrum”, sottolinea Casarini, che chiede, però, “notizie ufficiali”. “Chiediamo di sapere se effettivamente si sono concluse le operazioni e il loro esito e le condizioni delle persone a bordo, di cui non si sa nulla”.

Pozzallo, Catania, Augusta, Messina e Crotone. Sarebbero questi, secondo quanto apprende l’Adnkronos, i porti destinati ad accogliere gli oltre 1.300 profughi tratti in salvo nella notte dalle unità della Guardia costiera italiana, della Guardia di finanza e di Frontex. A segnalare ieri i due barconi alla deriva nella zona Sar tra Malta e Italia con 700 e 650 persone era stato Alarm Phone, lanciando l’allarme sulla possibile presenza di cadaveri a bordo, secondo quanto riferito dai naufraghi. “I superstiti riferiscono di 12 persone morte o incoscienti, molti soffrono di disidratazione”.

Nella notte la complessa operazione di salvataggio, di cui, però, al momento non è stata data ancora nessuna comunicazione ufficiale. “Erano tra le barche più grandi che abbiamo assistito e siamo molto sollevati che siano state soccorse”, twitta Alarm Phone, mentre Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, chiede di conoscere “le condizioni delle persone a bordo, di cui non si sa nulla”. A Pozzallo, Catania e Augusta le operazioni di sbarco sono in corso. Oltre 200, invece, sono attesi stasera a Messina, mentre il gruppo più consistente, 650 circa, dovrebbe arrivare a Crotone domani all’alba.

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