Riqualificazione per le saline Regina di Augusta - QdS

Riqualificazione per le saline Regina di Augusta

Luigi Solarino

Riqualificazione per le saline Regina di Augusta

sabato 26 Settembre 2020

Servirebbero degli interventi di manutenzione degli attuali canali e una loro pulizia dalla sabbia

Le saline di Augusta sono una delle principali aree umide della Sicilia orientale dove nidificano o svernano numerose specie di avifauna tra cui il fenicottero rosa. Per la loro importanza naturalistica e storica sono state dichiarate aree Sic (Sito d’interesse comunitario) ITA 090014 e Zps (Zone di protezione speciale) e sono state inserite nella rete europea “Natura 2000”. Inoltre sono state individuate nel 2017 dal Ministero dell’Ambiente come Zsc (Zone speciali di conservazione).

Per le loro peculiarità sono meta di numerosi naturalisti e di birdwatching. Purtroppo, in questi giorni, si è verificata l’ennesima moria di pesci presso le saline Regina. Infatti sono numerosi i pesci morti che galleggiano sullo specchio d’acqua delle saline e sulle alghe verdastre che, in parte, le ricoprono. Detto fenomeno si verifica, solitamente, all’inizio ed alla fine della stagione estiva.

La presidente di Italia Nostra sezione di Augusta, Jessica Di Venuta, ha lanciato l’allarme per il ripetersi negli ultimi anni di questo fenomeno e ha sottolineato la necessità urgente dell’attuazione del progetto di riqualificazione ecologica delle saline al fine di riattivare lo scambio dell’acqua delle stesse con il mare del Golfo Xifonio onde evitare il problema dell’eutrofizzazione. Difatti è proprio la diffusa presenza di alghe sulla superficie delle saline che determina la moria dei pesci. Il proliferare delle alghe in superficie sottrae l’ossigeno necessario per la respirazione dei pesci causandone la morte per soffocamento.

“La realizzazione di nuovi canali – spiega, la presidente della sezione di Augusta di Italia Nostra – ha alterato gli equilibri ambientali in tutta l’area della salina Regina anche a causa del fenomeno di insabbiamento. In questo modo si pregiudica lo scambio col mare nella stagione secca e porta a un eccessivo innalzamento del livello dell’acqua nella stagione umida”.

“Tutto ciò – conclude Jessica Di Venuta – ha portato alla ridotta presenza degli abituali frequentatori dell’area durante il periodo invernale, ovvero folaghe, moriglioni e mestoloni”.

I nuovi canali di cui parla la presidente della sezione megarese di Italia Nostra vennero realizzati in occasione dei lavori per la riqualificazione del lungomare Granatello. Ed è proprio dopo detti interventi, che comportarono l’occlusione dei vecchi canali e la loro sostituzione, che si verifica il problema della moria della fauna ittica delle saline Regina.

La soluzione per evitare il ripetersi del grave fenomeno sarebbe quello di effettuare degli interventi di manutenzione degli attuali canali ripulendoli dalla sabbia e da tutto ciò che li ostruisce. Interventi che, evidentemente stando ai fatti, non sono stati effettuati da chi è preposto a farli.

Il progetto di riqualificazione ecologica delle saline, attualmente, è all’esame della Commissione Tecnico Specialista dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente per ottenere il parere di compatibilità ambientale e dare l’avvio alla definizione del progetto esecutivo.

Detto progetto, finanziato dal Piano di Risanamento Ambientale di Siracusa, tra i vari interventi prevede la riattivazione dei canali di scambio con il mare al fine di eliminare definitivamente l’eutrofizzazione degli specchi d’acqua delle saline.

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