Palma Montechiaro, obiettivo Capitale Cultura 2022 - QdS

Palma Montechiaro, obiettivo Capitale Cultura 2022

Pietro Vultaggio

Palma Montechiaro, obiettivo Capitale Cultura 2022

mercoledì 07 Ottobre 2020

Elaborato un programma basato su cinque pilastri: Perdono, Arché, Memoria, Logos e Avvenire. L’obiettivo è favorire una trasformazione sociale collettiva proiettata verso il futuro

PALMA DI MONTECHIARO (AG) – Presentate ufficialmente nei giorni scorsi le ragioni della candidatura del paese a Capitale italiana della cultura 2022. Il progetto è stato motivato dalla convinzione, fulcro della candidatura, che le pratiche culturali possano abilitare comportamenti sociali proattivi, inclusivi con ricadute di natura economica.

Questo pensiero ha animato la candidatura, su cui il sindaco Stefano Castellino ha dichiarato: “Stiamo lavorando su un ampio programma di attività che non sono soltanto eventi, ma azioni di trasformazione delle funzioni urbane e dei comportamenti dei singoli e della collettività, senza cui sarebbe impensabile consegnare ai futuri adulti una città diversa da quella che abbiamo ereditato. Da questo approccio deriva la scelta di articolare il programma del dossier di candidatura su cinque pilastri che compongono l’acronimo di ‘Io sono Palma’, ovvero Perdono, Arché, Logos, Memoria e Avvenire”.

Il Perdono non come cancellazione di quella barbarie mafiosa e individualistica protagonista del recente passato palmese, ma come dialettica culturale che tali fenomeni li affronta, li elabora, li combatte e li supera collettivamente; l’Arché come riscoperta del patrimonio culturale che definisce la città e la comunità del presente; il Logos come atto di rigenerazione urbana a base creativa, motore di nuove economie e relazioni che potranno abitare parti della città; la Memoria come sostrato culturale di una collettività, che non la osserva passivamente ma che con essa dialoga nel vivo delle attività pubbliche negli spazi pubblici; l’Avvenire rappresenta quel segmento di attività che funge da ponte tra la Palma del presente e quella del 2062, anno iconico in cui si proietta l’immagine di una città vissuta e governata dai bambini di oggi, portatori di una visione da cominciare a costruire qui e ora, insieme a loro.

“Siamo pronti – hanno evidenziato i rappresentanti del Gruppo di lavoro per Palma candidata a Capitale della Cultura italiana 2020 – e la nostra città è pronta per essere mostrata in tutta la sua singolarità e il suo fiorente splendore. L’entusiasmo è tanto, perché tanto è stato il coinvolgimento e il riscontro che abbiamo avuto da tutte le personalità che abbiamo coinvolto e con le quali abbiamo formalizzato progetti ad ampio respiro. Piani di lavoro che consentiranno al nostro territorio, a prescindere dagli esiti della candidatura, di raggiungere vette e successi forse ambiziosi, sì, ma sicuramente meritati per la sua storia e per la sua gente”.

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