Palermo, recupero Oreto e lungomare di Barcarello - QdS

Palermo, recupero Oreto e lungomare di Barcarello

Gaspare Ingargiola

Palermo, recupero Oreto e lungomare di Barcarello

giovedì 06 Agosto 2020

Due distinti progetti (rispettivamente da 13 e 4 milioni di euro) per accedere alle risorse Fesr. Da Palazzo delle Aquile iniziative per la valorizzazione di due importanti tratti di costa

PALERMO – Poco più di 13 milioni di euro per interventi di rinaturalizzazione della foce del fiume Oreto e della costa limitrofa e 4 milioni di euro per la riqualificazione del lungomare di Barcarello. Sono i due progetti approvati dalla Giunta comunale, che adesso bussa alle porte della Regione Siciliana per accedere al Fondo europeo di sviluppo regionale.

L’intervento più grosso riguarda il fiume Oreto, che già l’anno scorso era stato al centro di un altro progetto da 5 milioni (approvato definitivamente a giugno, sempre con fondi comunitari ma nell’ambito della Rete Natura 2000) per la sistemazione del bacino fluviale, dell’ambiente acquatico e delle sponde. Adesso invece tocca allo sbocco a mare del fiume e al tratto costiero dal porticciolo di Sant’Erasmo (dove l’Autorità portuale è già intervenuta con un massiccio intervento di riqualificazione e dove è stato finalmente rimosso il distributore di benzina che ostruiva la vista del mare) fino allo Stand Florio.

Come ricorda la relazione tecnica del progetto, “tutta l’area della foce del fiume è stata utilizzata impropriamente come discarica di inerti a partire dal secondo dopoguerra, determinando un consistente avanzamento della linea di costa che solo negli ultimi vent’anni circa è leggermente arretrata per l’azione erosiva del mare. L’area è oggi in gran parte inutilizzata e versa in stato di semi abbandono, anche per la presenza di rifiuti affioranti dal terreno, residui del vecchio utilizzo a discarica, nonché per la presenza di manufatti di tipo industriale ormai abbandonati, fra cui una vecchia fabbrica di mattoni, un deposito di carburanti ed un rimessaggio”.

La prima fase del progetto prevede la demolizione di 16 edifici pericolanti o “in contrasto con il valore naturalistico dell’area” e la mitigazione del rischio idraulico e dell’erosione costiera con la costruzione di un muro di contenimento paraonde. Dopodiché, grazie al supporto di un’équipe di biologi, geologi, architetti e geotecnici, sarà effettuato un intervento di rigenerazione del suolo piantando “una nuova vegetazione compatibile con le condizioni geologiche e climatiche del sito. Una misura immediata e risolutiva per una parte della fascia litoranea è la sistemazione a verde degli arenili dissestati e delle due grandi discariche di Acqua dei Corsari”. Saranno utilizzate per lo più piante arboree, essenze e alberi come le palme da datteri, le palme nane, le tamerici, i melograni, i mirti e i lentischi. L’ultimo step sarà il restyling di piazza Tulumello di fronte al porticciolo di Sant’Erasmo e delle aree pedonali.

A Barcarello invece il progetto interesserà un’area di oltre 24 mila metri quadrati. La grande novità è la rimozione della passeggiata lignea “realizzata circa 12 anni fa – ricordano da Palazzo delle Aquile – che proprio per la sua natura si è rivelata di difficile se non impossibile manutenzione in considerazione dell’ambiente costiero”. E in effetti in questi anni la passerella di legno ha avuto bisogno di continui (e mai sufficienti) interventi di manutenzione. A oggi, sottolinea la relazione tecnica, “risulta quasi del tutto sconnessa ed impraticabile”.

Contiamo su questi fondi comunitari – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – che è importante siano impegnati prima di fine anno. I nostri uffici hanno redatto un progetto che al di là del valore economico ha un grande valore per il decoro e la fruibilità di uno splendido tratto di costa. Una volta ultimato il progetto, sarà posta fine allo scempio di una passerella in legno che va continuamente aggiustata, ma soprattutto sarà restituita la passeggiata alla piena fruizione di palermitani e turisti”.

L’intervento prevede inoltre il rifacimento della strada e dei marciapiedi (che saranno ampliati lato monte) e la sistemazione del terrapieno. I marciapiedi saranno rifatti con un basolato di pietra che richiamerà, per colore e disposizione, il tavolato della passerella da demolire, con orlature in pietra calcarea chiara.

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