Parco degli iblei, sindaci esclusi dalla riunione per la perimetrazione - QdS

Parco degli iblei, sindaci esclusi dalla riunione per la perimetrazione

Stefania Zaccaria

Parco degli iblei, sindaci esclusi dalla riunione per la perimetrazione

sabato 13 Luglio 2019

I commissari dei Liberi Consorzi di Rg e Sr s’incontreranno il 17 luglio al ministero per l’Ambiente. I primi cittadini non sono stati invitati alla riunione ministeriale. Ignazio Abbate non ci sta

RAGUSA – “Abbiamo appreso che il 17 luglio si deciderà il futuro del nostro Parco degli Iblei. A Roma, presso il ministero dell’Ambiente, si incontreranno i commissari dei Liberi Consorzi di Ragusa e Siracusa per prendere una decisione insieme agli esponenti ministeriali che influirà tantissimo sul nostro territorio. Trovo scandaloso che i sindaci, veri rappresentanti del territorio, non siano neanche stati interpellati ed invitati a Roma a portare ognuno il proprio contributo e la propria conoscenza dell’area interessata”.

Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha mal reagito alla notizia di esclusione dei primi cittadini: la riunione infatti – un ulteriore passaggio tecnico e istituzionale – si farà settimana prossima ma senza sindaci. “Questa – ha aggiunto Abbate – è l’ennesima prevaricazione che il territorio ibleo è costretto a subire. L’augurio, però, è che questa volta riesca ad alzare la testa. Trovo ingiusto che a dei commissari calati dall’alto, pur dalle doti professionali indiscutibili, sia demandato un compito così importante senza considerare minimamente i veri rappresentanti dei cittadini regolarmente eletti dal popolo. Chiedo pubblicamente ai miei colleghi sindaci di prendere posizione e di reclamare apertamente la priorità del proprio ruolo ad un tavolo così importante. E vado oltre. Perché non proporre un referendum popolare sull’istituzione del Parco degli Iblei? È ora che i cittadini iblei ritrovino quel senso di partecipazione democratica che gli è stato negato anni fa dall’inizio dell’infinita era commissariale”.

La riunione programmata servirà a verificare eventuali osservazioni su un iter e una perimetrazione largamente condivisi che hanno registrato diversi ‘step’ negli ultimi anni. Bisogna ricordare, infatti, che l’iter fu bloccato nel 2011 ed è stato riavviato solo due anni fa dal commissario straordinario dell’epoca Dario Cartabellotta con una riunione ampiamente rappresentativa di tutte le forze sociali, economiche e istituzionali del territorio che si era conclusa col rinnovato impegno di definire l’iter “in quanto coerente con le conclamate aspettative di sviluppo sostenibile del nostro territorio”.

Il sindaco di Modica propone addirittura un referendum ma la proposta di perimetrazione giunta al ministero dell’Ambiente è stata deliberata dal commissario straordinario nel 2017 con gli aggiornamenti introdotti dal gruppo tecnico di lavoro appositamente istituito dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente dell’Ambiente Maurizio Croce e ha accolto parzialmente l’osservazione presentata dalla Soprintendenza di Ragusa nel senso di attribuire il massimo livello di salvaguardia alle aree di massima tutela istituite dal Piano paesaggistico.

Per la proposta si erano accolte parzialmente anche le osservazioni presentate dal comune di Ragusa, dal comune di Modica e dal comune di Giarratana che puntano a modificare il livello di salvaguardia per le parti del territorio stralciate dal perimetro del Parco.

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