Pensioni, in arrivo nuovi aumenti a febbraio per la rivalutazione

Pensioni, in arrivo nuovi aumenti a febbraio per la rivalutazione

Daniele D'Alessandro

Pensioni, in arrivo nuovi aumenti a febbraio per la rivalutazione

Redazione  |
domenica 15 Gennaio 2023

In arrivo a febbraio, per chi non ne ha già usufruito dal mese di gennaio, le nuove pensioni con gli importi rivalutati

Le pensioni di febbraio registreranno degli aumenti dovuti alla rivalutazione.

Per gli italiani, che non hanno già ricevuto l’assegno maggiorato a gennaio, sono infatti in arrivo erogazioni con gli importi rivalutati per l’inflazione.

Tra l’altro, dal prossimo mese vi sarà un’ulteriore e importante novità per gli over 75 che, come disposto dalla Legge di Bilancio 2023, vedranno passare la loro pensione da 525 euro a 600 netti per ogni mese.

Da mercoledì 1° febbraio, seguendo sempre il tradizionale ordine alfabetico, l’Inps procederà così con l’erogazione delle pensioni con i nuovi importi. L’aumento, secondo quanto stimato dal portale sostariffe.it, sarà del 7,3%: +5,3% sul valore del mese precedente e +2% già pagato lo scorso novembre per le pensioni fino a 2692,32 euro, come stabilito con il decreto Aiuti bis dal governo Draghi prima dell’arrivo dell’esecutivo Meloni.

Ecco chi beneficerà degli aumenti e in che misura

La rivalutazione, tuttavia, non vedrà coinvolti tutti i pensionati italiani: chi ne beneficia, inoltre, lo farà in modo differente, in base ai sei scaglioni inseriti nel testo dell’ultima manovra finanziaria.

La rivalutazione piena, nella misura del 100%, sarà rivolta soltanto a chi riceve assegni che non superano di più di quattro volte il valore delle pensioni minime, ossia quelli che arrivano a poco più di 2100 euro

La percentuale della rivalutazione cala al crescere del valore dell’assegno. Così, chi ha una pensione che è tra le quattro e le cinque volte la minima, si vedrà applicare non il 100%, bensì l’85%.

Chi invece prende un assegno che sta tra le cinque e le sei volte l’importo minimo lo troverà rivalutato al 53%, mentre le pensioni superiori a sei volte l’importo minimo e pari o inferiori a otto volte lo stesso trattamento minimo, lo troveranno rivalutato al 47%.

Per i trattamenti pensionistici compresi tra otto e dieci volte il minimo, si arriva al 37% della rivalutazione, mentre l’ultimo scaglione prevede una modifica maggiorata al 32% per gli assegni pensionistici che superano di 10 volte il minimo.

Per le pensioni più alte possibile slittamento tra marzo e aprile

A gennaio sono già partite le erogazioni degli importi del primo scaglione, quelli fino a quattro volte il minimo. Tutti gli altri , come detto, sono invece a scalare: è possibile che le pensioni più alte vedano il nuovo assegno arrivare per la prima volta non a febbraio ma tra marzo e aprile.

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