Il ghanese sembra essere tra i favoriti per raccogliere l'eredità di Bergoglio, scomparso lo scorso 21 aprile
Dopo l’ultimo saluto a Papa Francesco, il Santo Padre della gente, cresce la curiosità per capire chi – ottenendo i voti necessari dal Conclave che avrà il suo inizio il prossimo 7 maggio – prenderà l’eredità dell’argentino.
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Tra i favoriti del momento secondo i principali bookmakers mondiali, crescono le quotazioni del cardinale Peter Turkson, reso tale da Wojtyla nel 2003 e oggi uno dei grandi favoriti per la “fumata bianca” dal Conclave. Lui, come noto, sarebbe il primo Papa nero della storia e, per caratteristiche e temi trattati durante la sua carriera ecclesiastica intera, senza dubbio sarebbe uno dei profili maggiormente affini a Papa Francesco, proseguendo dunque sulla via dell’attenzione ai poveri, alle fasce più fragili e agli emarginati nel mondo.
Chi è Peter Turkoson, il possibile primo Papa nero della storia
Ma chi è Peter Kodwo Appiah Turkson, il cardinale che diventerebbe il primo Pontefice nero della storia? Nato l’11 ottobre del 1948 in Ghana, Turkson è noto per essere abbastanza vicino alla visione di Bergoglio sui temi più cari al Papa argentino: attenzione ai poveri, fragili ed emarginati, oltre che contro qualunque forma di schiavitù e tortura, ma anche i temi ambientali sono centrali nel pensiero del cardinale ghanese.
Come accennato in questo articolo, a nominarlo Cardinale fu Papa Giovanni Paolo II, Wojtyla, nel 2003. Prima di questa data, tanto studio e l’approdo all’ordine dei sacerdoti nel 1975. Poi gli studi teologici approfonditi tra New York prima e Roma poi, quindi la sua grande attenzione ai temi cari a Papa Francesco.
Parla sei lingue
Peter Turkson, oggi uno dei grandi favoriti (e attesi) per la successione di Papa Francesco secondo i bookmakers a livello mondiale, parla correntemente sei lingue: fante (lingua nativa), inglese, francese, tedesco, italiano ed ebraico. Ha partecipato al conclave dell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI e al conclave del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco. Inoltre, Benedetto XVI lo ha nominato Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e, Papa Francesco, lo ha confermato affidandogli il nuovo Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale che ha unificato i precedenti.