Poste Italiane chiama gli stakeholder per le nuove strategie d’impresa - QdS

Poste Italiane chiama gli stakeholder per le nuove strategie d’impresa

Giovanna Naccari

Poste Italiane chiama gli stakeholder per le nuove strategie d’impresa

giovedì 21 Novembre 2019

Oltre 400 fra rappresentanti dei territori, del mondo finanziario e delle società di rating al Forum Multistakeholder. Tutti insieme per una guida dell’attività futura e in vista della preparazione del prossimo Bilancio integrato

ROMA – La condivisione della responsabilità sociale e la strategia di sostenibilità 2020 sono state al centro del Forum Multistakeholder di Poste Italiane che si è svolto a Roma.

La terza edizione ha riunito tutti i soggetti coinvolti nell’attività dell’azienda: oltre 400 fra rappresentanti dei territori, del mondo finanziario e delle società di rating, delle associazioni di categoria e dei sindacati, del terzo settore, del mondo delle imprese, delle professioni e del lavoro dipendente.

La presenza nella Capitale di tutte le categorie di stakeholder è stata anche l’occasione per raccogliere idee e condividere progetti nelle aree individuate dai sei “pilastri” della sostenibilità che ispirano l’operato di Poste Italiane, (integrità e trasparenza, valorizzazione delle persone, sostegno al territorio, customer experience, decarbonizzazione e finanza sostenibile), per una guida dell’attività futura e in vista della preparazione del prossimo Bilancio integrato.

Il Piano d’impresa Deliver 2022 ha definito infatti una strategia di Gruppo che integra obiettivi finanziari e operativi con la visione chiara di tematiche ambientali, sociali e di governance (Esg).

Giuseppe Lasco, vice direttore generale e responsabile Corporate Affairs di Poste Italiane, ha illustrato le caratteristiche del “modello Poste” in tema di sostenibilità.

“Il modello Poste – ha affermato Lasco – prende avvio da contenuti che guidano il nostro modo di essere impresa: integrità e trasparenza, valorizzazione delle persone, sostegno al territorio, customer experience, decarbonizzazione e finanza sostenibile sono i nostri pilastri che, ogni anno, condividiamo e aggiorniamo in funzione delle opinioni e delle priorità dei nostri stakeholder”.

Tra gli interventi, Daniela Bernacchi, segretario generale del Global Compact sulla responsabilità sociale, ha ricordato l’importanza assunta dal valore della sostenibilità per le imprese, sottolineando come la responsabilità sociale sia diventata fondamentale per la reputazione e il successo aziendale.

La tavola rotonda ha affrontato i temi riconducibili ai sei pilastri di sostenibilità. Al dibattito sono intervenuti Marcello Grosso, responsabile Governo dei Rischi di Gruppo di Poste; Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia; Chiara Mio, docente dell’università Ca’ Foscari di Venezia; Fabio Vaccarono, direttore generale Emea di Google; Stefano Ciafani, presidente di Legambiente e Amelia Tan, Head of Platform Strategy and Innovation Emea Blackrock Sustainable Investing Team.

L’Ad Matteo Del Fante
La sostenibilità è il Piano aziendale

L’Amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, al Terzo Forum Multistakeholder ha illustrato il ruolo svolto dalla sostenibilità nella strategia del Gruppo.
“Secondo noi – ha detto Del Fante – essere sostenibili può soltanto significare condurre il business seguendo regole, percorsi e principi condivisi con gli stakeholder, soprattutto per un’azienda, come Poste Italiane, che è per sua natura e caratteristiche al servizio dei cittadini, delle imprese e della pubblica amministrazione”. E ha spiegato: “In definitiva, la sostenibilità è il Piano industriale, i temi ‘Esg’ sono parte integrante degli obiettivi del Piano Deliver 2022, con particolare focus verso i principi definiti dalle Nazioni Unite per l’Agenda 2030, noti come Sustainable Development Goals”.
Del Fante ha sottolineato anche l’ingresso dell’Azienda nella famiglia degli indici di sostenibilità Dow Jones (DJSI World, DJSI Europe) e ha ricordato il ruolo di Poste Italiane per un contributo in termini di Pil di 12 miliardi di euro e di 2 miliardi di gettito fiscale.

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