Osservatorio di economia e finanza Obi: tra il giugno del 2018 e quello del 2019 si registra una stagnazione in Italia. In un anno +3,2% la crescita nelle province meridionali. Ma diminuisce la consistenza degli stessi nei settori produttivi
PALERMO – Cresce appena dello 0,08% la consistenza dei prestiti in Italia tra il giugno del 2018 ed il giugno del 2019. La maggior parte delle province (69 province) ha tuttavia registrato una contrazione della consistenza dei prestiti in essere con il Mezzogiorno che grazie alla crescita della consistenza dei prestiti alle famiglie (+3,2%) ha registrato una lieve crescita complessiva (+0,2%).
Al contrario, per i settori produttivi del Mezzogiorno, in misura maggiore rispetto al dato complessivo nazionale, la consistenza dei prestiti è diminuita: -2,5% per le attività industriali, -7,8% per il settore delle costruzioni e -3,4% per il settore dei servizi.
Considerando le prime 10 province del Mezzogiorno per consistenza totale dei prestiti, le crescite maggiori si registrano in quelle di Salerno (+2,2%), di Sassari (+0,7%) e di Cagliari (+0,7%) mentre negativa è risultata la dinamica per le province di Palermo (-1,1%), di Foggia (-1%) e di Catania (-0,6%).
Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla nota economica di sintesi sulle consistenze dei prestiti delle province italiane condotta dall’OBI Osservatorio di Economia e Finanza, nato a Bari nel 1996 e impegnato in attività di studio, ricerca e divulgazione per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno.
Nel Mezzogiorno, nel settore dell’industria in un quadro complessivo negativo si muovono in controtendenza alcune province come quelle di Napoli (+6%), di Teramo (+3,4%) e di Salerno (+3,1%) mentre particolarmente critica è stata la dinamica per la provincia di Foggia (-13%).
Nel settore delle costruzioni la consistenza dei prestiti è diminuita in quasi tutte le province ed in particolar modo nelle province di Pescara (-14,9%), di Sassari (+13,3%), di Napoli (-7,5%) e di Bari (-6,9%). Tra le dieci province per valore dei prestiti, si segnala infine la riduzione della consistenza dei prestiti alle imprese del settore dei servizi ubicate nelle province di Napoli (-8,6%), di Caserta (-4,9%) e di Palermo (-4,5%).
“È urgente consolidare il nostro sistema creditizio. Le nostre Banche Popolari e le BCC sono chiamate a ricoprire un ruolo insostituibile – commenta il presidente dell’Osservatorio Salvatore Matarrese – con l’auspicio che esse esaltino e sviluppino la loro azione sul territorio. Essa è particolarmente necessaria nel Mezzogiorno, dove il ripiegamento del credito è particolarmente avvertito.
Sono quindi inderogabili – aggiunge Matarrese – interventi che favoriscano la ripresa della produzione industriale riducendo la pressione fiscale, il costo del lavoro e l’accesso al credito che non può continuare ad essere sperequato tra Nord e Sud.
Il sistema produttivo italiano deve recuperare competitività liberandolo le imprese da gravami burocratici e di tassazione non più sostenibili sui mercati. La riduzione del numero di imprese riprova questo stato di fatto.”