Rapina ad anziano di Acireale, in carcere Grazia Rosa Pappalardo

La “scusa” della ricerca di lavoro e la violenta rapina all’anziano, carcere per pregiudicata

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La “scusa” della ricerca di lavoro e la violenta rapina all’anziano, carcere per pregiudicata

Redazione  |
venerdì 17 Marzo 2023

Una pregiudicata catanese di 34 anni finisce in carcere per una violenta rapina ai danni di un 87enne: la ricostruzione dei carabinieri.

Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i carabinieri della stazione di Acireale hanno eseguito un ordine di carcerazione, divenuto esecutivo a seguito del pronunciamento della Corte Suprema di Cassazione, a carico di Grazia Rosa Pappalardo, pregiudicata catanese di 34 anni, per il reato di rapina aggravata in concorso (registrata ad Acireale).

La donna dovrà scontare la pena di 4 anni di reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza, in quanto si è resa responsabile, assieme a un complice tutt’ora in corso di identificazione, di una rapina nel 2011 ai danni di un 87enne.

La rapina all’anziano di Acireale, in carcere Grazia Rosa Pappalardo

Grazia Rosa Pappalardo, all’epoca dei fatti, si era recata nell’abitazione della vittima assieme a una donna e a un uomo. Sfruttando la presenza di quest’ultimo, conoscente dell’anziano, le due donne si erano introdotte in casa con il pretesto di cercare lavoro come domestiche.

Dopo qualche giorno, le due si erano ripresentate a casa dell’anziano, asserendo di essere madre e figlia, chiedendo nuovamente lavoro come domestiche e del denaro. Alla risposta negativa dell’87enne, la 34enne aveva lasciato all’uomo un numero di cellulare.

Nel pomeriggio del 24 aprile 2011, poi, Pappalardo si era ripresentata davanti alla porta di casa dell’anziano con un altro uomo e, questa volta, dopo essere entrati con la forza, la 34enne si è scagliata contro il malcapitato tenendolo fermo sotto la minaccia di un coltello mentre il complice lo colpiva con pugni e calci.

Grazia Rosa Pappalardo avrebbe poi avanzato “formale” richiesta di denaro all’anziano. “Tu quindici giorni fa quando sono venuta a chiederti i soldi non me li hai dati. Tu i soldi ce l’hai, sei ricco”, gli avrebbe detto.

Nel corso della successiva attività d’indagine effettuata dai carabinieri, finalizzata all’individuazione dei responsabili, è emerso che l’intestatario dell’utenza telefonica era una componente del nucleo familiare di Pappalardo. In più, durante la visione di un fascicolo fotografico la vittima ha riconosciuto nella 34enne la donna che lo aveva minacciato in casa con il coltello.

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