Regionali Sicilia 2022, l'appello di Confindustria e Ance ai candidati - QdS

L’appello di Confindustria e Ance ai candidati: “Priorità: infrastrutture e nuova burocrazia”

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L’appello di Confindustria e Ance ai candidati: “Priorità: infrastrutture e nuova burocrazia”

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domenica 04 Settembre 2022

Le elezioni in Sicilia sono dietro l'angolo e per Confindustria e Ance Catania l'obiettivo primario è quello di sostenere le imprese con una riforma della burocrazia e l'attenzione a costi e mobilità.

Un piano strategico per le infrastrutture e la mobilità, drastica riforma dei tempi della burocrazia, abbattimento dei costi dell’insularità con specifiche misure compensative per la Sicilia come la “Decontribuzione Sud”. Questi saranno, in sintesi, i provvedimenti prioritari richiesti al nuovo governatore siciliano e contenuti nell’appello di Confindustria e Ance Sicilia ai candidati.

Le elezioni si svolgeranno il 25 settembre. In Sicilia ci sono 7 candidati alla presidenza: Gaetano Armao, Caterina Chinnici, Cateno De Luca, Nuccio Di Paola, Eliana Esposito, Fabio Maggiore e Renato Schifani. A tutti loro, a prescindere dall’orientamento politico, è richiesto un impegno non indifferente per portare fuori la Sicilia dalla crisi e risolvere le emergenze locali, dai rincari alla burocrazia, dai rifiuti alle infrastrutture.

Infrastrutture, burocrazia, insularità: l’appello di Confindustria e Ance ai candidati in Sicilia

Oggi i rappresentanti di Confindustria Catania e dell’Ance etnea hanno incontrato Renato Schifani, candidato governatore del centrodestra. Si tratta di uno degli appuntamenti organizzati dalle due associazioni in vista delle elezioni politiche e regionali, sfruttato in questo caso per lanciare un messaggio importante.

Presenti anche gli onorevoli Marco Falcone e Stefania Prestigiacomo. “Alla nuova governance politica della Sicilia chiederemo programmazione e concretezza”, ha detto il presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco.

“Le emergenze da affrontare sono molteplici, ma le opportunità non mancano e vanno colte. Catania è un polmone manifatturiero capace di generare oltre 20 miliardi di Pil l’anno. Attualmente sono in programma nuovi importanti investimenti privati in diversi settori. Possiamo diventare un vero e proprio bacino di attrazione per l’area Mediterranea. Ma occorre una svolta sulla riqualificazione delle aree industriali, sulle Zes, sullo sviluppo delle infrastrutture”.

A tal proposito, il presidente di Ance Catania Rosario Fresta ha aggiunto: “Il settore edile segna una ripresa che fa registrare numeri positivi in termini di investimenti e di livelli occupazionali. Un trend positivo da consolidare”.

Il nodo della burocrazia “lumaca”

Confindustria e Ance chiedono ai candidati alle Regionali siciliane anche particolare attenzione alla burocrazia, storicamente lenta e da riformare da diversi anni.

“Oggi siamo pronti e disponibili ad ascoltare i programmi dei candidati governatori, ma anche ad avanzare le nostre proposte per essere interlocutori attivi nelle scelte della politica che deve ascoltare e sostenere il tessuto produttivo. Chiediamo una riforma amministrativa che semplifichi le procedure, un’accelerazione nello svincolo dei crediti e della spesa, perché non si verifichino più blocchi nei pagamenti per imprese, fornitori e creditori a vario titolo”.

“Non accettiamo – ha concluso Fresta – che l’economia di una Regione e il suo sistema produttivo siano piegati a una macchina burocratica sempre più astratta, distratta e priva di responsabilità”.

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