Schifani: "Dimissioni? Fake. Troppo disordine in Aula" - QdS

Schifani smentisce le dimissioni: “Fake news”, poi la critica a Galvagno: “In Aula troppo disordine”

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Schifani smentisce le dimissioni: “Fake news”, poi la critica a Galvagno: “In Aula troppo disordine”

Redazione  |
venerdì 23 Giugno 2023

Il governatore Schifani smentisce le indiscrezioni sulle sue possibili dimissioni e "avvisa" Galvagno.

È una grande fake news che io abbia annunciato le dimissioni: non tradirei mai i siciliani che mi hanno votato”. Lo ha ribadito il governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani, a margine del 249° anniversario della Guardia di Finanza, celebrato alla caserma Cangialosi.

“Il presidente Galvagno mi ha sottoposto una bozza di emendamento che riguardava i contributi ai Comuni che ospitano manifestazioni culturali in parchi o arene di proprietà della Regione: questo schema, ovviamente non per colpa sua, era del tutto inammissibile e privo di coperture“, ha proseguito Schifani.

“La mia contrarietà – ha aggiunto è stata sia tecnica che politica, perché avrebbe abolito una norma che in caso di eliminazione avrebbe provocato un vuoto legislativo: noi facciamo le cose per bene, il nostro interesse è tutelare tutti quei sindaci della Sicilia che in certi momenti hanno bisogno di contributi per sopperire a spese straordinarie. Siamo soliti intervenire per tempo, ma in questo caso una simile bozza di emendamento avrebbe creato caos”.

“Attività legislativa disordinata”

Poi la “bacchettata” al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno: “A volte assisto a un’attività legislativa del tutto disordinata da parte dell’Aula: una situazione che il presidente Galvagno ha purtroppo ereditato. Sono pronto a collaborare con lui per incanalare nei giusti limiti della correttezza tecnico-legislativa e procedurale da parte dell’aula, nell’interesse dei siciliani e del Paese”.

“Mentre nelle commissioni gli emendamenti che comportano spese vengono correttamente esaminati con un parere tecnico dalla Commissione bilancio, in aula questo non avviene perché si presentano emendamenti senza nessun filtro o valutazione. Questi, anche se sono privi di copertura, vengono messi in dotazione creando poi i buchi nei conti o le impugnative del Governo nazionale”, ha proseguito il presidente siciliano.

“Miccichè mi critica? Colpa del caldo”

Il governatore isolano ha poi risposto alle critiche mosse da Gianfranco Miccichè, il quale, parlando della vicenda Taormina, lo aveva etichettato come un soggetto “che vive delle sue vendette e dei suoi rancori”. “non vorrei che dica certe cose per colpa del caldo incipiente: se dovesse stare male mi auguro di cuore che pensi subito a curarsi”, ha commentato.

Foto di repertorio

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