In particolare, la deputata si riferisce alla chiusura dell'impianto di Contrada Coda Volpe e del paventato rischio che la città di Catania si ritrovi in breve tempo sommersa dai rifiuti.
“Da oltre sei anni, da quando sono in Parlamento siciliano, leggo sulla stampa di soluzioni al problema dei rifiuti che poi non si concretizzano e il risultato è che la Sicilia si trova perennemente in emergenza. Puntualmente, in estate, si ripropone lo stesso scenario ed ogni volta si deve gestire l’emergenza, con il rischio sanitario che ne consegue, senza dimenticare il gravissimo impatto sul turismo e quindi sull’economia della nostra Isola. A questo quadro sconfortante si aggiungono la crisi idrica e quella legata agli incendi”. Così la deputata regionale M5s, Josè Marano, a proposito dei rifiuti.
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In particolare, si riferisce al provvedimento di chiusura dell’impianto Tmb di Contrada Coda Volpe e del paventato rischio che la città di Catania, e non solo, si ritrovi in breve tempo sommersa dai rifiuti.
Le dichiarazioni di Marano sull’emergenza rifiuti
“La notizia dell’immediata chiusura della discarica di Lentini non ci sorprende affatto – commenta la deputata – ci pone piuttosto davanti ai limiti di un governo regionale in perfetta continuità con il governo precedente, sempre di centrodestra, incapace di individuare soluzioni strutturali per risolvere i problemi”.
“Lo stop a tempo indeterminato al conferimento in discarica – prosegue ancora Marano – di fatto mette in crisi circa 200 Comuni siciliani che si ritroveranno a fronteggiare l’impossibilità di smaltire i rifiuti. Come giustificherà questo scempio il commissario straordinario ai rifiuti, Renato Schifani? Catania è la città che sconta un primato vergognoso, quello della Tari più cara d’Italia: è questo il servizio, pagato a peso d’oro, che si offre ai cittadini?”.
“Per quanto ci riguarda – conclude la parlamentare – la soluzione non sono i termovalorizzatori e prendiamo atto che questo governo di ‘eco-gestione’ dei rifiuti non ne vuole sentire parlare, vista l’azione anacronistica portata avanti su ogni tema da Roma a Palermo. L’obiettivo da perseguire è incentivare la transizione verso un modello più sostenibile, noto come economia circolare: lo abbiamo sempre sostenuto e questo principio lo porteremo avanti, spero in maniera sempre più concreta, se i siciliani ci daranno l’opportunità di farlo”.