Rifiuti di Sicula Trasporti all'estero, autorizzazione alla Finlandia

Il “viaggio” dei rifiuti siciliani verso l’estero, per Sicula Trasporti arriva la prima autorizzazione

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Il “viaggio” dei rifiuti siciliani verso l’estero, per Sicula Trasporti arriva la prima autorizzazione

Simone Olivelli  |
sabato 03 Agosto 2024

La spazzatura dell'impianto di Sicula Trasporti andrà a finire in Finlandia. Il punto sul contrasto al problema rifiuti e gli interventi della Regione.

Un mese dopo quella firmata da Renato Schifani per mettere una toppa a quella che rischiava di essere una nuova emergenza, arriva la prima autorizzazione all’esportazione dei rifiuti all’estero per Sicula Trasporti.

La società di Lentini affiderà il materiale in uscita dal proprio impianto di trattamento meccanico-biologico alla Vibeco, ditta milanese che si occuperà di portarlo in Finlandia. Lo stesso Paese nei giorni scorsi era stato individuato come destinazione finale dei carichi in partenza dall’impianto alcamese della ditta D’Angelo Vincenzo.

Rifiuti di Sicula Trasporti all’estero, dalla Spagna alla Finlandia

Saranno tremila le spedizioni che la Vibeco farà verso la Finlandia. Nell’autorizzazione rilasciata dal dipartimento regionale ai Rifiuti si specifica che il paese di transito delle balle sarà la Spagna. Dalle autorità iberiche non è arrivato alcuna obiezione al trasporto, un fatto questo che – trascorsi i canonici trenta giorni previsti dalla normativa – ha portato la Regione ad avvalersi del silenzio assenso.

Una volta toccato il suolo finlandese i carichi saranno trasferiti all’impianto di recupero di Valko. Qui la spazzatura sarà utilizzata nell’ottica del recupero energetico. Una prospettiva che, stando a quanto garantito a più riprese in questi mesi dal governo Schifani, un giorno sarà possibile attuare anche in Sicilia, sfruttando i due termovalorizzatori che dovrebbero essere realizzati a Palermo e Catania. L’iter per ottenere le autorizzazioni e poi arrivare al completamento delle opere, però, è tutt’altro che breve, nonostante il conferimento a Schifani dei poteri commissariali da parte del governo Meloni. Fino ad allora, dunque, l’isola dovrà continuare ad affidarsi alle esportazioni per i propri rifiuti.

L’intoppo di fine giugno

Per quanto il trasferimento all’estero dei rifiuti sia un’operazione straordinaria e che ha pesanti riflessi sulle casse dei Comuni, costretti a sostenere i maggiori costi di smaltimento, a fine giugno anche questa exit strategy sembrava potesse essere messa a rischio dal mancato possesso di adeguate autorizzazioni da parte di Sicula Trasporti, proprietaria del Tmb a cui si rivolgono più di un terzo dei Comuni dell’isola.

Lo stop era arrivato dopo che il tribunale di Catania – la Sicula Trasporti è in amministrazione giudiziaria in seguito allo scandalo Mazzetta Sicula, il cui processo nelle scorse settimane è arrivato alla sentenza di primo grado – aveva appreso dell’impossibilità di andare avanti in un regime di deroga alle norme che regolano la gestione dei rifiuti in regime di recupero energetico e non di semplice smaltimento in discarica. Dopo diversi giorni di chiusura e di polemiche, con i rifiuti fermi nelle strade e i sindaci a fare i conti con lo spettro di una nuova emergenza, Schifani è intervenuto nuovamente con un’altra ordinanza straordinaria.

La stessa viene citata nel decreto che dà l’ok a Vibeco per andare a prelevare i rifiuti da Lentini. Provvedimento con il quale “viene ordinato a Sicula Trasporti, con esclusivo riferimento ai rifiuti Eer 191212, tenuto conto del decreto n. 760 del 25 giugno 2024 già rilasciato dall’Autorità Ambientale, di provvedere, in via eccezionale ed emergenziale, al trasferimento dei rifiuti presso impianti di recupero energetico, individuati dalla società medesima, per il tempo strettamente necessario al rientro in ordinario”.

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Il mancato riferimento alla sentenza europea

A differenza di quanto riportato nel decreto che autorizza l’invio in Finlandia dei rifiuti trattati dalla D’Angelo Vincenzo e trasportati dalla bolzanina Pa Service, nel decreto riguardante la Sicula Trasporti non si fa menzione della sentenza della Corte di giustizia europea riguardante la necessità di trattare i rifiuti in uscita dai Tmb secondo la logica del principio di prossimità; e, di conseguenza, il bisogno di valutare l’esistenza di impianti in Italia – in quel caso furono sondate le regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna – prima di acconsentire alle spedizioni transfrontaliere.

La nuova autorizzazione rilasciata dalla Regione prevede che le esportazioni in Finlandia si concludano a fine giugno del 2025.

Immagine di repertorio

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