Il Festival è finito, ma articoli e discussioni no: ecco i voti della quinta e ultima serata di Sanremo.
È Olly il vincitore della 75esima edizione del Festival di Sanremo, non senza stupore. La quinta e ultima serata della kermesse ha riservato colpi di scena quando sono stati svelati gli ultimi cinque nomi tra i quali designare chi si aggiudicava la vittoria. Contiamo di sorprendere anche voi con le nostre pagelle definitive della finale di Sanremo 2025.
Abbiamo dato voti ai 29 artisti in gara, ai conduttori e allo special guest considerando la validità della canzone e l’ultima esibizione sul palco.
Le pagelle della finale di Sanremo 2025, i voti ai conduttori
Carlo Conti: Il voto finale tiene conto del doppio ruolo di Direttore artistico e di conduttore. Plausi come Direttore artistico perché le 29 canzoni scelte sanno parlare di questi tempi, proprio per la varietà di generi e stili. Inoltre, molte canzoni arriveranno nella quotidianità e ci resteranno per mesi o magari diventeranno importanti perché legate a eventi di vita. In qualità di conduttore, invece, abbiamo delle riserve. Se da un lato è apprezzabile il forte senso del rispetto delle tempistiche, dall’altro dispiace che non abbia mostrato empatia, almeno plateale, con gli artisti dando tempo qualora lo chiedessero. C’è chi lo ha definito “comandante” per il suo rigore nel rispettare la scaletta e chi lo ha criticato per condurre il Festival come se fosse in modalità 2x. Non ci sentiamo di contraddirli. Eppure, Conti ha conquistato ascolti record e ha ridisegnato la kermesse. Il tempo ci dirà se tutto ciò è stato un bene. Voto 7
Alessandro Cattelan: C’è o non c’è Cattelan nella serata finale del Festival di Sanremo 2025? È il nostro nuovo dubbio amletico. Fa il suo ingresso con un outfit total white. Presenta un artista e poi scompare. Ritorna con un cambio abito, spalleggia Conti sul da farsi con i cantanti. Dov’è il suo apporto all’intrattenimento? Qual è il valore aggiunto di averlo sul palco? Si resta basiti. Indiscrezioni lo vorrebbero il prossimo conduttore del Festival di Sanremo, ma se queste sono le premesse…Voto 1
Alessia Marcuzzi: Arriva all’Ariston all’urlo di “Voglio il contatto fisico!”. Sembra Olaf che ama i caldi abbracci. Durante la serata prova a essere simpatica con battute banali e giochi infantili. Dovrebbe essere la quota ironia, invece si trasforma nella quota cringe. Non migliora durante tutta la trasmissione. Si sente nostalgia di Geppi Cucciari. Marcuzzi fuori luogo. Voto 3
Special guest
Gabri Ponte: A lui viene affidato il compito di aprire la serata finale della 75esima edizione del Festival di Sanremo con “Tutta l’Italia”, la sigla scelta per gli spot della kermesse, per i jingle e come colonna sonora di questa edizione. Si presenta in outfit total white e fa ballare il pubblico dell’Ariston. Anzi lo accende. Travolgente la sua performance. Voto 7,5
Le pagelle della serata finale di QdS.it si chiudono con i voti agli artisti in gara a Sanremo 2025, compreso il vincitore Olly e tutti i cantanti rientrati nella top 5.
Francesca Michielin – Fango in paradiso
Si esibisce per prima e dà il via alla gara dopo la quale si decreterà il vincitore. La canzone è ben scritta e si basa su una vicenda autobiografica dell’artista. Per l’artista è stato un modo per sfogare rabbia e anche per parlare di ghosting. L’esibizione è delle grandi occasioni. Si emoziona sul finale. Performance credibile. Tenuta di palcoscenico decisa. Un bel Festival per Michielin. Voto 8,5
Willie Peyote – Grazie ma no grazie
Sensazionale! La sua è l’unica canzone “politica” del Festival perché in rima tratta tematiche attuali e anche ostiche. Resta in testa per via del ritornello incalzante, ma ha anche un testo molto efficace ed esplicito. La performance è sempre di alto livello. Per Willie Peyote è stato il Festival del “fare tutto bene” e prendere “ingenti consensi”. Voto 9,5
Marcella Bella – Pelle diamante
Al terzo ascolto la canzone di Marcella Bella si rivela una hit intergenerazionale. Potente nel suo omaggio alle donne, l’artista con la sua voce intramontabile le dona energia e senso. Si fa cantare e ballare. Al suo nono Festival, Marcella Bella si conferma una fuoriclasse. Voto 8
Bresh – La tana del granchio
Per l’artista è stata la sua prima volta al Festival di Sanremo da concorrente in gara. Il brano è trascinante, soprattutto perché Bresh ha un modo di interpretarlo carismatico e audace. Lo ascolteremo ovunque nelle prossime settimane. Buona la prima. Voto 7
Modà – Non ti dimentico
Un Festival di Sanremo in salita a causa dei problemi di salute dopo la caduta dalle scale di Kekko, il frontman, a poche ore dall’inizio della kermesse. La canzone è in linea con il repertorio discografico. Per l’ultima esibizione, la band dà il massimo. Kekko pecca di intonazione in qualche passaggio. Poteva andare meglio. Voto 5,5
Rose Villain – Fuorilegge
Le potenzialità vocali di Rose Villain sono mortificate da una canzone che per struttura e metrica non aiuta a far emozionare. L’ultima esibizione all’Ariston è decisamente più sicura e si percepisce pure più serenità nell’artista che fa la sua miglior performance. Sarà in radio per settimane. Voto 6
Tony Effe – Damme ‘na mano
Non eravamo pronti per questa nuova versione di Tony Effe, vestito bene che canta in dialetto romano e cerca di riscrivere la sua nuova identità artistica lasciando alle spalle la versione da bad guy. A ogni esibizione peggiora: è calante, stona e il fraseggio è impreciso. Una prima volta da dimenticare. Voto 3
Clara – Febbre
Ottima presenza scenica. Il problema è che la canzone sembra la copia di altre. In cosa è riconoscibile l’identità artistica di Clara? Non abbiamo risposte. Siamo certi che l’artista ha trovato la chiave per rimanere in tendenza, ottenere milioni di stream e potersi definire cantante. Il successo di questa canzone inizierà da domani. Voto 5
Serena Brancale – Anema e core
Artista con la A maiuscola. Talento, poliedricità musicale, capacità comunicativa superlativa. Serena Brancale è una delle rivelazioni di questo Festival di Sanremo per noi. La canzone è ammaliante, quasi ipnotica. Si fa cantare e ballare. Brava! Voto 9
Brunori Sas – L’albero delle noci
Ha portato la poesia e il cantautorato di qualità per la sua prima volta sul palco dell’Ariston. Poche sono le cose che possono cambiare le dimensioni del cuore. Diventare padre è una di quelle. Brunori canta di paure e speranze, ma anche di questa felicità che lo ha invaso con l’arrivo della figlia. Canzone da brividi. Con in braccio la sua chitarra, anche per l’ultima esibizione del Festival, Brunori Sas è certezza di qualità ed emozione. Voto 10
Francesco Gabbani – Viva la vita
Non è il miglior brano che abbia mai cantato al Festival. Risulta ridondante e banale per la tematica, per nulla originale. Se nella performance dà il massimo, è colpa della canzone se non brilla fino ad emozionare. Voto 5
Noemi – Se t’innamori muori
Un Festival di incanto e bravura per Noemi. Per noi solo complimenti per gli outfit, per ogni esibizione e, in particolar modo, per la canzone. Per l’ultima performance, fa vibrare il cuore grazie a un brano ben scritto e a una voce graffiata e potente. Voto 8,5
Rocco Hunt – Mille vote ancora
Chiude il suo Festival di Sanremo con un’esibizione trainante. Il pubblico canta già la sua canzone. A metà performance, raggiunge la madre seduta in platea e canta con lei alcune frasi. Una partecipazione al Festival con una canzone con un messaggio ben preciso, ma non abbastanza per fare la differenza e diventare rilevante. Voto 5,5
The Kolors – Tu con chi fai l’amore
Provano un secondo miracolo “Italodisco” con questa canzone, ma è così fin troppo chiaro che si spera non accada di nuovo. Stash, il frontman, regge bene il palco e dà verve al brano che ha già delle sue caratteristiche ben precise tra il ritmo della musica e un testo che parla di avventure e sesso. Spunta sul palco Fru dei The Jackal. Ci tormenterà da domani? Sì e poi basta. Voto 6
Olly – Balorda nostalgia
Una ballad romantica tormentata che a ogni esibizione ha conquistato cuori e labbra che la cantano. Olly è bravo a trasmettere lo struggimento e a dare peso a ogni parola che intona. Ciò dona una forza in più al brano che arriva dritto al cuore. Ha vinto pure il Festival di Sanremo 2025. Voto 9
Achille Lauro – Incoscienti giovani
Il lungo applauso scrosciante alla fine dell’esibizione incorona Achille Lauro per tutte le scelte fatte per questa partecipazione sanremese. Il brano racconta di una storia d’amore travagliata, il cui tormento viene amplificato dall’interpretazione dell’artista che a ogni presenza sul palco ha dato il massimo. Lauro è maturato e punta a restare nella storia. Voto 9
Coma_Cose – Cuoricini
Se l’intento inizialmente poteva essere ammirevole perché il duo canta di coppie che si distraggono da se stesse per via dei social, a ogni ascolto cresce il senso di noia soprattutto per questo ritornello martellante in cui “cuoricini” è la parola ripetuta fino a stufare. L’infatuazione è finita e si è appalesata la realtà. Voto 4,5
Giorgia – La cura per me
Non ha sbagliato nulla Giorgia! Anche lei conquista gli applausi scroscianti del pubblico alla fine dell’esibizione. Dopo trent’anni dalla sua prima volta al Festival di Sanremo è tornata con un brano potente per struttura, musica e per darle la possibilità di sfruttare al massimo l’estensione della sua voce. Voto 9
Simone Cristicchi – Quando sarai piccola
Una canzone è fatta di musica e testo. La più grande forza del brano di Cristicchi è l’argomento del testo. La musica, però, è quasi invisibile, impercettibile. A stento pervenuta. Plausi a Cristicchi per cosa ha scritto, meno per l’arrangiamento. Dopo più ascolti, inoltre, il brano diventa stucchevole. Il pubblico dell’Ariston lo premia ancora una volta tra applausi e commozioni, noi no. Voto 6
Elodie – Dimenticarsi alle 7
Occasione sprecata per Elodie che ha puntato su un brano che non è incisivo, non coinvolge, non emoziona e non ha quel qualcosa in più che ha sempre reso riconoscibile e personale la sua musica. Per l’ultima esibizione, mantiene tutto come già visto, compresa la mini-coreografia con le mani. Voto 3
Lucio Corsi – Volevo essere un duro
Bravo, bravo, bravo! Corsi ha portato una canzone che sa attraversare l’anima proprio perché parla di aspettative disattese e di fragilità. La sua esibizione conferma ancora la qualità dell’artista che è. Il pubblico lo abbraccia con applausi e gridolini. Voto 9
Irama – Lentamente
Non è di facile comprensione il brano. Colpa della struttura e di una metrica non proprio lineare. Irama ci mette tutto se stesso, come sempre, ma il risultato non cambia: una canzone mediocre per un artista che ha dimostrato di saper far vibrare le corde del cuore con la canzone giusta. Voto 4
Fedez – Battito
A ogni esibizione, la canzone è cresciuta di intensità e di attenzione. Fedez parla di depressione. Nell’ultima esibizione è più a suo agio sul palco e sa dosare la voce che stavolta non fa scherzi. Non ci dispiace. Voto 7
Shablo feat Guè, Joshua e Tormento – La mia parola
Un esperimento riuscito per Shablo. Il produttore, infatti, ha scelto di partecipare con una formazione sui generis che canta un brano con sonorità diverse che tra loro si sposano bene. È stato un Festival di conferme. Nota di merito per voce e stile a Joshua. Voto 8
Joan Thiele – Eco
Rivelazione di questo Festival di Sanremo! Ha un timbro di voce inconfondibile, una tenuta di palco da imperatrice. In più, la canzone è davvero molto bella con sonorità particolari. Voto 9
Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore
Una presenza al Festival quasi anonima e zero sorprendente. Anche se canta un brano scritto da Tiziano Ferro, Ranieri non riesce a creare una comunicazione con il pubblico mentre canta. Non emoziona, non interagisce. Dispiace. Voto 4
Gaia – Chiamo io, chiami tu
Con l’ultima esibizione, le certezze si fanno granitiche. Il brano diventerà ben presto un tormentone. Non all’altezza di “Sesso e samba”, ma sarà martellante. Per il resto, confidiamo che Gaia trovi un’identità artistica più in linea con le sue doti canore e con l’idea di artista che vuole essere. Voto 3
Rkomi – Il ritmo delle cose
Una delle canzoni più interessanti della kermesse sanremese per metrica, testo e struttura. Rkomi fa il lavoro sporco che gli riesce benissimo di dare personalità alle parole con il suo timbro vocale. Promosso quasi a pieni voti. Voto 9
Sarah Toscano – Amarcord
Forse non era ancora tempo di partecipare al Festival. Per l’ultima esibizione, Sarah Toscano è più sciolta e si vive di più la performance. Il problema resta la canzone. Andrà meglio la prossima volta. Voto 4