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Sanremo 2025, le PAGELLE della seconda serata per cantanti e conduttori: ecco top e flop

Sanremo 2025, le PAGELLE della seconda serata per cantanti e conduttori: ecco top e flop
Seconda serata di Sanremo 2025 – collage di foto Adnkronos

Tempo di passare ai voti dopo la seconda serata del Festival di Sanremo: ecco le pagelle del QdS.

La seconda serata del Festival di Sanremo 2025 si è aperta con la semifinale delle Nuove Proposte per poi dare spazio alla gara tra gli artisti in gara. Si sono esibiti solo quindici dei ventinove cantanti. Domani sarà la volta dei restanti quattordici.

Al secondo ascolto, le canzoni prendono personalità, iniziano ad essere riconoscibili e anche preferibili. Non potevamo esimerci da dare i voti, soprattutto per capire quanto il primo ascolto live ci avesse potuto trarre in inganno o, invece, consegnato una verità incontrastabile. E quindi ecco le pagelle del QdS sui semifinalisti delle Nuove Proposte, sulle esibizioni dei quindici artisti, sui conduttori della seconda serata di Sanremo 2025 e sulla special guest Damiano David.

Facciamo nostro un vademecum con poche regole ossia che i voti si basano sull’ascolto live, sull’esibizione e sulla padronanza della scelta. Ci riserviamo di poter cambiare idea e di poter essere smentiti.

Le pagelle della seconda serata di Sanremo 2025, i voti dei conduttori

Conduttori

Carlo Conti: Avere dei conduttori diversi a fianco ad ogni serata può avere dei contro, ma non per Carlo Conti. Il pregio del conduttore, infatti, è di saper essere un ottimo “direttore di palco” perché sa ben distribuire la sua presenza sul palco e quella degli altri colleghi. Non risulta mai eccessivo, esuberante o prepotente. Anzi, in questa seconda serata lascia spesso la scena agli altri e quando si trovano insieme fa da spalla o da protagonista ai siparietti. Garbato, attento, super disciplinato e devoto al rispetto della scaletta. Si percepisce meno stress per i tempi, grazie a Frassica e Malgioglio. Non il miglior Conti, ma di sicuro il più generoso. Voto 7

Bianca Balti: Consegna al palco dell’Ariston bellezza e grazia. Aveva raccontato in conferenza stampa di aver accettato l’invito di Carlo Conti a Sanremo per celebrare la vita e non per raccontare la sua malattia. Tiene fede a cosa aveva preannunciato. Anche quando Carlo Conti ci prova, Balti devia su un altro tema con una battuta. Sorridente, ironica, bellissima. Si presta alle presentazioni dei cantanti fasciata da abiti che evidenziano il décolleté e l’armonia del corpo con la precisa scelta di lasciare il capo scoperto, segno tangibile del periodo che sta attraversando. Voto 7

Nino Frassica: Carismatico, istrionico. Arriva e fa Nino Frassica. Si presenta con una cresta di colore nero che contrasta con i capelli bianchi per scimmiottare il collega di palco Malgioglio. È stato chiamato da Conti per dare verve, ilarità e leggerezza al programma tra un artista e l’altro. E Frassica riesce nell’intento servendosi del suo repertorio fatto di una comicità di contraddizioni, contrasti e giochi di parole. Esilarante il momento della bio di Cristiano Malgioglio. Voto 9

Cristiano Malgioglio: Entra con 50 metri di strascico rosso perché, se Sanremo chiama non solo si risponde sì, ma si va con ogni eccesso. Aneddoti a limite del surreale, siparietti godibili e divertiti con Carlo Conti e immensa autoironia. Incredibile quando è entrato con il mocio, imitando un Gianni Morandi con la scopa di qualche edizione fa. Non è stato altro che se stesso ed è stato perfetto. Si ama per essere così unico e insostituibile. Voto 8

Damiano David, il tributo e la performance da solista

Damiano David: Lasciati i Måneskin alle spalle, Damiano David continua la sua carriera da solista. Alla presenza della fidanzata Dove Cameron in platea, viene presentato come artista internazionale. Si esibisce in due momenti diversi collocati entrambi entro le 23. Omaggia Dalla reinterpretando “Felicità” in un’ambientazione visiva in bianco e nero. È distante dalla versione originale. La sua voce dà un significato diverso ad alcuni versi, mettendo rabbia dove non è stata immaginata e smorzando dove poteva essere più incisivo. La performance si salva grazie al carico emozionale apportato dall’interpretazione attoriale di Alessandro Borghi e il giovane Vittorio. Per la seconda volta sul palco, c’è un cambio d’abito. Presenta il suo nuovo e ultimo singolo da solista che ricorda molto Harry Styles. Pochi convenevoli. Voto 5

Sanremo 2025, le pagelle della seconda serata: le nuove proposte

Alex Wyse – “Rockstar”
Si esibisce per la prima sfida da cui verrà fuori il primo finalista e apre anche la seconda serata del Festival. È teso e l’emozione gioca con la sua voce, ma dal ritornello in poi si affida al momento e si gode l’esibizione. La canzone è ben scritta e la scelta di interpretarla rimanendo fermo dà maggiore senso a quel che canta. Voto 8

Vale LP e Lil Jolie – “Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore”
La canzone è audace, ma ha un motivetto ripetitivo e risulta monotona dopo il primo minuto. Le due artiste sul palco hanno un buon feeling, sono magnetiche e sanno dosare energia, voce e peso delle parole. Ultimano la performance con un messaggio su due cartelli più attuale che mai contro la violenza sessuale. Voto 6,5

Maria Tomba – “Goodbye (voglio good vibes)”
Tomba ha una padronanza del palco superba. Conquista la scena dalla prima nota e cattura l’attenzione. Non si può dire lo stesso della canzone, che è debole anche se regala spensieratezza. Per una semifinale, non basta. Voto 5

Settembre – “Vertebre”
Ricorda nell’attacco Michele Bravi per la voce, poi però si apre alla strofa e nel ritornello si riconosce una sua vocalità inconfondibile e ben definita. La canzone è bellissima e l’esibizione le dona spessore. È già pronto per l’Olimpo degli artisti. Voto 9

Le pagelle degli artisti in gara

Rocco Hunt – “Mille vote ancora”
Apre la gara degli artisti. Mescola rap, dialetto napoletano e melodia neomelodica, però la canzone ha un bel messaggio di denuncia. Sul palco, Rocco Hunt ci mette tutto sé stesso, forse troppo. Voto 6

Elodie – “Dimenticarsi alle 7”
Al secondo ascolto, la canzone si rivela in tutta la sua bruttezza. Sfugge il motivo che ha convinto Elodie a volerla cantare. L’interpretazione di Elodie, però, è più incisiva. L’artista è più sciolta e si concede con più spontaneità alla coreografia pensata per il brano. Voto 3,5

Lucio Corsi – “Volevo essere un duro”
Bellissima canzone! Una poesia che incanta ancora di più al secondo ascolto. Lucio Corsi è più sicuro sul palco, canta di sé tra un pianoforte e una chitarra elettronica e forte anche della prima classifica che lo ha visto tra i primi cinque. È bravo? Di più e noi sogniamo per lui il podio. Voto 9

The Kolors – “Tu con chi fai l’amore”
La band ha scoperto il segreto per scrivere canzoni che più si ascoltano, più diventano indimenticabili. Anche “Tu con chi fai l’amore” ha il potere di ammaliare, ipnotizzare e trascinarci a ballare. Stash, il frontman, ha un’ottima tenuta di palco e coinvolge. Non vincerà Sanremo, ma la quotidianità di milioni di italiani sì! Voto 8

Serena Brancale – “Anema e core”
Energia pura. Spirito indomabile. Con l’interpretazione trasporta nel suo mondo musicale e si apprezza la sua identità artistica riconoscibile e suadente. Brava, trascinante, magnetica. Voto 7

Fedez – “Battito
Ha raccontato di un “piccolo disturbo” durante l’esibizione della prima serata. Parte con gli occhi chiusi per cercare concentrazione. È dentro al brano. Vocalmente è più potente. Dopo il primo ritornello, trova forza nelle sue capacità e il brano rivela un’anima che si intravedeva, ma non era chiara. Ci ricrediamo. Voto 5

Francesca Michielin – “Fango in paradiso”
Michielin ci convince, ci cattura e ci conduce nella sua rabbia per questo amore finito con un ghosting. L’esibizione è a fior di pelle. L’artista si commuove alla fine e diventa concreta l’intensità e la passione di cui è intrisa la canzone. Brava Francesca! Voto 7,5

Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola”
Resta immobile Cristicchi mentre canta l’ultimo periodo di vita vissuta con la madre. L’emozione dell’artista è palpabile persino dallo schermo. Smuove l’applauso istintivo del pubblico. E se è vero che il testo arriva prepotente dentro il cuore di ognuno, la musica si nasconde. Sul finale conquista la prima standing ovation della kermesse. Voto 9

Marcella Bella – “Pelle diamante”
Conferma le vibrazioni e l’entusiasmo del primo ascolto. È più solida sul palco. Il corpo di ballo dà enfasi alla performance. Ha un buon potenziale per diventare virale e, allo stesso tempo, lanciare un inno alle donne. Voto 6

Bresh – “La tana del granchio”
Bresh ha una bella canzone. Canta bene. Fa un piccolo errore, ma si riprende subito. Porta nel suo mondo, ma senza strafare. È convincente. Voto 7,5

Achille Lauro – “Incoscienti giovani”
Siamo certi che sarà podio per Achille Lauro perché la canzone si nutre di sofferenza, dramma e struggimento, caratteristiche che anche nella seconda esibizione Lauro sa interpretare al meglio come cantastorie di sé stesso. In più alcuni riferimenti del testo restano impressi come immagini vivide. Voto 9

Giorgia – “La cura per me”
È chiaro che la voce di Giorgia è patrimonio mondiale e rende ogni nota emozionale, ma qui un ruolo decisivo lo ha anche la canzone scritta, tra gli altri, da Blanco. Sull’acuto arriva il plauso del pubblico di Sanremo, che si accende. C’è voglia di podio per Giorgia. Potrebbe non essere un’utopia anche se è stato profetizzato. Voto 8

Rkomi – “Il ritmo delle cose”
Non ci siamo sbagliati al primo ascolto! La canzone di Rkomi arriva dritta, lascia il segno e inizia a diventare canticchiabile. Sul palco è sicuro e ben strutturato. Nulla è lasciato al caso, inclusa la coppia over che balla dietro di lui. Bravo bravo bravo! Voto 8,5

Rose Villain – “Fuorilegge”
Date una canzone che sia degna della potenza vocale e interpretativa di Rose Villain! Anche se il brano esalta le sue doti canore, risulta debole se non scadente. E non è sufficiente la presenza scenica. Il podio è un sogno irrealizzabile almeno per questa edizione. Voto 2

Willie Peyote – “Grazie ma no grazie”
Ci piace tutto della partecipazione di Willie Peyote a questo Festival di Sanremo. Al secondo ascolto, la canzone è ancora più vincente. La cantiamo già mentre Peyote è sul palco. Cosa volere di più? Che diventi un inno fino all’estate. Voto 9