Burocrazia efficiente al centro degli interessi del governatore siciliano, che ha presentato anche la legge di povertà rifinanziata e le ultime novità sui termovalorizzatori.
L’attenzione agli ultimi, termovalorizzatori, l’efficientamento burocratico e – a sorpresa – il potenziale stop alla proroga per i dirigenti regionali: sono questi gli argomenti affrontati dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, durante la conferenza stampa indetta per la presentazione della legge sulla povertà recentemente rifinanziata.
Il governatore, che in recenti dichiarazioni non ha nascosto la volontà di fare il bis alla presidenza della Regione, ha presentato il punto sugli ultimi risultati istituzionali e sui progetti futuri durante l’incontro. E non ha escluso interventi importanti, come il “no” alla prima proposta dell’assessore Messina sulla proroga ai dirigenti.
Schifani: “No ai dirigenti regionali a vita”
Il dibattito sulla legge di povertà è stato temporaneamente oscurato da quello sul futuro dei dirigenti regionali siciliani. La notizia è che la proposta dell’assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina, sulla proroga dei dirigenti fino a dicembre è stata bloccata dal governatore Schifani. E c’è una motivazione ben precisa, che il presidente della Regione ha spiegato così: “Purtroppo il Presidente della Regione si deve occupare di tutto, devo fare il caporale, il marescialle, il colonnello e il pure generale, ma lo faccio con determinazione, senza guardare in faccia nessuno. Ieri in giunta mi sono trovato una proposta dell’assessore Messina che sottoponeva all’Esecutivo l’esigenza di un rinvio fino a dicembre della funzione dei dirigenti in carica, tout court. Bene, io l’ho bloccata, ho detto di riformularla. Non si può essere dirigente a vita, ecco perché la Regione a volte non è efficiente da un punto di vista burocratico”.
Schifani ha poi annunciato di volere “le schede di valutazione dei singoli dirigenti”. Se non dovessero arrivare, il numero uno della Regione si è detto pronto a “bloccare tutto“.
La legge sulla povertà
Schifani ha poi annunciato il rifinanziamento della legge sulla povertà, annunciando: “Più volte abbiamo parlato dell’intervento che si pone in sintonia con l’attenzione agli ultimi, al ceto sociale nascosto, che vive ai margini della società. Ci eravamo impegnati durante la finanziaria a rifinanziare una legge chiamata sulla povertà. Avevamo detto che sarei intervento e lo abbiamo fatto con convinzione e determinazione. Abbiamo trovato condivisione da parte di tutti i partiti, maggioranza e opposizione”.
“Mi avevano riferito – aggiunge – che sarebbero serviti alcuni mesi per predisporre il bando per l’assegnazione dei 5 milioni destinati alle associazioni chi vive ai margini della società, è questo non è assolutamente possibile. Con garbo ho intimato alla dirigente di fare subito il bando“.
Questa legge potrà mai diventare un intervento strutturale? Su questo punto, Schifani si mostra più cauto rispondendo: “Ѐ complicato che possa diventarlo, si tratta di una legge che interviene in maniera temporale. Sono interventi che hanno necessariamente una durata. Questo non vieta che possano essere rifinanziati. Poi dipende dalla volontà politica. Finché io sarò Presidente questo capitolo sarà rimpinguato”.
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Il punto di Schifani sui termovalorizzatori
Durante l’incontro, Schifani ha annunciato anche alcune novità sui termovalorizzatori. Altro progetto fortemente sostenuto dal Governo regionale per contrastare l’emergenza rifiuti. A tal proposito, ha detto: “A breve verrà composta la Commissione aggiudicatrice per il vincitore del bando per la realizzazione dei termovalorizzatori in Sicilia”, aggiungendo che l’iniziativa “ha destato molto interesse anche in gruppi internazionali”. La gara è gestita da Invitalia e si estende a un importo di oltre 44 milioni di euro.
Le offerte arrivate alla Regione sono in tutto sette.
Il nodo delle liste d’attesa
Il presidente della Regione Schifani ha parlato anche di sanità, altro tasto dolente per la politica siciliana. C’è, però, una buona notizia: “Ho letto che all’Asp di Agrigento si è lavorato bene e le liste d’attesa sono state ridotte, ecco si potrebbe prendere a modello quella realtà”, ha sottolineato il governatore.
Schifani ha poi aggiunto: “All‘assessore alla Salute Daniela Faraoni ho chiesto di muoversi per l’attuazione delle condizioni apposte per la stipula dei contratti tra manager e amministrazione regionale. Abbiamo inserito la clausola che prevede la decadenza dei manager se non si raggiungono gli obiettivi posti dalla Regione sulle liste d’attesa. L’assessore dovrà quindi effettuare queste verifiche, non è un lavoro che si fa in un giorno o in una settimana, probabilmente occorrerà qualche mese”.