Schifani verso la nomina a commissario straordinario per i rifiuti

Termovalorizzatori, svolta vicina? Schifani verso la nomina a commissario straordinario per i rifiuti

Termovalorizzatori, svolta vicina? Schifani verso la nomina a commissario straordinario per i rifiuti

Redazione  |
martedì 23 Gennaio 2024

Un emendamento al Decreto Legge Energia, presentato in Commissione Ambiente, potrebbe rivoluzionare la gestione dell'emergenza rifiuti in Sicilia.

Grossa svolta nell’ambito dell’emergenza spazzatura: il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, va verso l’incarico di commissario straordinario per i rifiuti, con l’incarico principale di realizzare i termovalorizzatori.

Lo apprende l’ANSA da fonti parlamentari. L’incarico è previsto da un emendamento al Decreto Legge Energia, presentato in Commissione Ambiente della Camera dal deputato di Forza Italia Francesco Battistoni, che sarà votato in giornata.

Schifani verso la nomina a commissario straordinario per i rifiuti

In caso di voto affermativo, il presidente della Regione avrebbe l’incarico di gestire la creazione dei termovalorizzatori. Si tratterebbe di una svolta molto importante per la gestione dei rifiuti, dopo l’aggiornamento del Piano Regionale, oggetto di dibattiti e ritardi negli scorsi mesi.

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Cosa prevede l’emendamento al Dl Energia

Nell’emendamento della maggioranza al Dl Energia che potrebbe conferire a Schifani il ruolo di commissario straordinario per i rifiuti per la realizzazione dei termovalorizzatori si legge: “Al fine di assicurare in via d’urgenza il completamento di una rete impiantistica integrata che consenta, nell’ambito di una adeguata pianificazione regionale del sistema di gestione dei rifiuti, il recupero energetico, la riduzione del movimento dei rifiuti e l’adozione di metodi e tecnologie più idonei a garantire un alto grado di protezione dell’ambiente e della salute pubblica, con decreto per presidente del Consiglio dei ministri da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il presidente della Regione Siciliana è nominato Commissario Straordinario”.

L’emendamento prevede un incarico di due anni, prorogabile ma non oltre la data del 31 dicembre 2027. Il ruolo di Schifani – come commissario straordinario – sarebbe quello di adottare il Piano regionale di gestione dei rifiuti, anche attraverso “la realizzazione e la locazione di nuovi impianti di termovalorizzazione di rifiuti, il cui processo di combustione garantisca un elevato livello di recupero energetico”.

Insorgono le opposizioni

Che una parte dell’opposizione sia contraria al progetto dei termovalorizzatori – e quindi all’emendamento che nominerebbe Schifani commissario straordinario per la gestione dei rifiuti e la realizzazione degli impianti – non è un segreto. In prima linea contro l’emendamento c’è “Europa Verde“.

Il co-portavoce del gruppo e deputato di “Verdi e Sinistra” Angelo Bonelli, in una nota, commenta: “L’emendamento presentato dalla maggioranza al DL Energia, che sarà votato in Commissione congiunta Ambiente e Attività Produttive, che nomina il Presidente della Regione Sicilia Schifani Commissario straordinario per i rifiuti nella sua regione è assolutamente irricevibile ed è un blitz contro la raccolta differenziata e a favore inceneritori in Sicilia in deroga a ogni legge. Innanzitutto perché autorizzando la realizzazione di nuovi inceneritori si va esattamente in direzione opposta alla direttiva europea sulla economia circolare che impone la riduzione, il recupero e il riciclo dei rifiuti come direzione strategica delle politiche sui rifiuti”.

“Ma c’è anche la questione delle assunzioni senza concorso e senza nessun controllo pubblico. E appare scandaloso, come nel caso del Commissariamento di Roma, che anche in questo caso si garantisca al commissario una immunità da responsabilità civile e danno erariale e gli si riconosca la possibilità di tenere una contabilità speciale che non può essere sottoposta al controllo della Corte dei Conti. Si nomina commissario proprio Schifani che non è stato in grado finora di realizzare un piano rifiuti in Sicilia. Infine, ancora una volta attraverso la decretazione di urgenza, si inseriscono nel corso dell’esame e della conversione in legge, norme assolutamente estranee al contenuto del decreto stesso. Per questo presenteremo, prima dell’esame in Senato, una pregiudiziale di incostituzionalità”, conclude Bonelli.

Di Paola: “Il sì sarebbe il conclamato fallimento della politica regionale”

Altrettanto dura la reazione del Movimento 5 Stelle, che commenta: “Schifani cerca la complicità di Roma per bypassare la politica fallimentare sul versante rifiuti condotta dal suo governo e da quello precedente. È il fallimento conclamato della sua azione anche su questo versante”.

Il coordinatore del M5S in Sicilia, Nuccio Di Paola, all’ipotesi della possibile nomina del presidente della Regione a commissario rifiuti in Sicilia, risponde così: “Schifani, come il suo precessore Musumeci, ha completamente fallito nel gestire i rifiuti e ora cerca la complicità di Roma per avallare scelte che, derogando alla disciplina ordinaria in materia di valutazioni ambientali, espongono la Regione a possibili azioni legali da parte dei soggetti già coinvolti nel processo di valutazione, con il paradosso di dilatare i tempi di esecuzione degli interventi piuttosto che accorciarli. Tra l’altro questa nomina non sarebbe assoltamene giustificata dalla situazione siciliana, visto che i commissariamenti in materia di gestione dei servizi essenziali si giustificano esclusivamente in presenza di casi conclamati di emergenza in cui persistono concreti pericoli per la salute dell’uomo e per l’ambiente”.

“Il commissariamento – conclude Di Paola – tra l’altro rischierebbe di mettere in secondo piano il delicato equilibrio ambientale già pesantemente compromesso dagli impianti ad oggi in esercizio. I processi di valutazione ambientale ordinari non possono essere né compressi né messi in secondo piano rispetto alle esigenze di ammodernare l’impiantistica”.

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Immagine di repertorio

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