Scicli, discarica contrada Cuturi, no all’ampliamento - QdS

Scicli, discarica contrada Cuturi, no all’ampliamento

Stefania Zaccaria

Scicli, discarica contrada Cuturi, no all’ampliamento

mercoledì 26 Febbraio 2020

In questi anni sono state diverse le richieste e gli interventi per annullare l’autorizzazione
Legambiente Scicli: “Soddisfazione dopo quattro anni di lotta serrata su tutti i fronti”

SCICLI (RG) – L’ampliamento dell’impianto di contrada Cuturi a Scicli non si farà. È arrivato infatti il procedimento di revoca in autotutela della Regione Siciliana dell’autorizzazione integrata ambientale alla Acif servizi srl, in merito all’ampliamento dell’attività della piattaforma di trattamento e recupero di rifiuti pericolosi e non in contrada Cuturi.

Diversi gli interventi che in questi anni hanno denunciato la contrarietà della decisione così come diverse sono state le richieste per annullare l’autorizzazione. “Il comune di Scicli – ha sottolineato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Viviana Pitrolo – recentemente aveva chiesto all’assessorato regionale all’Energia di intervenire per bloccare l’Acif. L’amministrazione Giannone più volte era intervenuta sulla vicenda chiedendo di fermare tutto”.

Anche Legambiente Scicli Kiafura e il “Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente” hanno espresso il loro compiacimento. “Non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione – si legge in un comunicato di Legambiente Scicli Kiafura – dopo quattro anni di lotta serrata su tutti i fronti, e apprezzare l’operato del Dipartimento Acque e Rifiuti, che finalmente ufficializza le innumerevoli irregolarità che da anni sono state oggetto di denuncia. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che sono stati dalla nostra parte in questi anni e tutti i funzionari che hanno svolto le loro funzioni nel rispetto delle regole”.

Alessia Gambuzza, presidente del Circolo Legambiente Scicli Kiafura, ha ringraziato Legambiente nazionale e regionale “senza i quali – ha aggiunto – non avremmo raggiunto questo risultato, che rappresenta una vittoria storica per Scicli. Inoltre apprezzo il lavoro svolto dal Dipartimento Acque e Rifiuti che ha ripristinato la legalità in una questione alquanto controversa. L’avvio del procedimento di annullamento era stato avviato dalla Regione Sicilia ad agosto 2019 su istanza di Legambiente, e dopo una serie di azioni tra le quali ricordiamo un ricorso al Tar del 9/5/2016 a firma di Legambiente Sicilia, l’esposto di Legambiente Scicli del 29 marzo 2018 al Genio civile di Ragusa e l’esposto del 4 aprile 2018 al comune di Scicli. Dopo mesi di attesa, viene premiato il lavoro scientifico e di mobilitazione di Legambiente e del Comitato Tutela Salute e Ambiente. La Regione Sicilia con questo atto ripristina la legalità su una questione sotto tanti punto di vista opaca”.

Quest’occasione dovrebbe inoltre servire da monito per la tutela dell’ambiente, proprio come sottolineato dall’omonimo comitato presieduto da Tiziana Cicero. “Vorremmo tanto che – ha detto – qualcuno finalmente capisse che le campagne di Scicli non possono rappresentare il luogo adeguato ad accogliere piattaforme per il trattamento di rifiuti pericolosi, che devono insediarsi in zone adeguatamente attrezzate, sempre nel rispetto delle leggi vigenti”.

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