Scuole, la nuova emergenza adesso è la carenza di aule - QdS

Scuole, la nuova emergenza adesso è la carenza di aule

Lina Bruno

Scuole, la nuova emergenza adesso è la carenza di aule

Lina Bruno  |
giovedì 25 Agosto 2022

I numerosi interventi avviati o in corso di attivazione all’interno degli istituti cittadini, rischiano di creare grossi disagi alle famiglie e al personale scolastico. Si cercano ulteriori locali

MESSINA – A meno di un mese dall’inizio dell’anno scolastico si riaccende il dibattito su vecchi e nuovi problemi: dalle regole cambiate su distanziamento e mascherine al servizio mensa, che copre ancora una percentuale bassa di alunni, fino alla dispersione scolastica, tematica non ancora affrontata seriamente.

Ma è soprattutto sull’indisponibilità delle aule, in vista dei lavori di ristrutturazione in programma in numerose scuole, che si sta incentrando maggiormente l’attenzione. Attraverso il Pnrr sono stati finanziati una serie di interventi che se avviati in concomitanza potrebbero innescare un’emergenza. A ribadirlo è stato Pietro Patti, segretario della Flc Cgil, il quale ha chiesto che si trovino per tempo soluzioni alternative.

I lavori ammontano complessivamente a oltre 33 milioni e mezzo di euro e riguardano i licei Maurolico, per il quale sono a disposizione 4,7 milioni di euro; Archimede con 8,8 milioni di euro; Seguenza con 4 milioni di euro. Sempre legati a finanziamenti europei ci sono i 14 milioni per il Verona Trento (Pnrr) e i 2,1 milioni per il Vittorio Emanuele di Patti (React Eu). Si tratta prevalentemente di interventi di messa in sicurezza sismica, perché tutte le costruzioni hanno deficit strutturali da colmare, e di ammodernamento degli impianti – da quello elettrico a quello di climatizzazione – volti al risparmio energetico e alla transizione ecologica.

“Se i lavori dovessero iniziare tutti nello stesso periodo – ha affermato Patti – si dovrebbero reperire almeno duecento aule per circa cinquemila alunni. Se, invece, dovessero iniziare in modo scaglionato servirebbero immediatamente circa ottanta aule. Auspichiamo quindi che le istituzioni facciano al più presto il loro dovere. Gli alunni e le alunne, il corpo docente, i dirigenti scolastici, le famiglie hanno bisogno di certezze. Se oltre al Covid dovessimo fronteggiare anche l’emergenza aule, si prospetterebbe un anno scolastico davvero disastroso. Si faccia al più presto un tavolo con il prefetto, con tutti i soggetti interessati, comprese le organizzazioni sindacali”.

I tempi di avvio dei lavori per i licei non sono immediati, anche se il Pnrr prevede tempistiche precise: entro dicembre dovrà essere individuato l’operatore economico che realizzerà i lavori, nei successivi quattro mesi dovrà essere conclusa la gara d’appalto con cantierizzazione a marzo 2023, in pieno anno scolastico.

Da Palazzo dei Leoni, sede della Città Metropolitana, assicurano però che in quel caso si eseguirebbero soltanto lavori compatibili con l’attività didattica per poi accelerare nel periodo estivo. Ma non ci sono soltanto scuole superiori coinvolte in ristrutturazioni e messa in sicurezza, ma anche istituti comprensivi in cui si devono affrontare gravi problemi strutturali. E anche qui ci sono già appalti programmati con fondi Pnrr e interventi già avviati.

Le scuole che hanno lavori in corso, con fine prevista tra febbraio e dicembre 2023, e in cui gli alunni dovranno trovare probabilmente una sistemazione in altri spazi sono dieci: la Paino, la Ettore Castronovo – che deve essere demolita e ricostruita -, il plesso di Granatari, Galati Sant’Anna, Santo Stefano Briga, la Nino Ferraù di Villaggio Aldisio, il plesso di Giampilieri superiore quello di Santa Lucia sopra Contesse.

Ma ci sono altri edifici scolastici sotto la lente d’ingrandimento dei tecnici, che presentano dei problemi statici. Sulla Cannizzaro Galatti per esempio c’è una relazione che evidenzia criticità non solo sul primo piano, già inibito alle lezioni da tempo, ma in cui si consiglia “di inibire l’utilizzo dell’intero edificio scolastico in attesa dell’esecuzione di urgenti interventi di consolidamento statico e di interventi di miglioramento sismico che consentano di aumentare la sicurezza degli occupanti in caso di terremoto”.

I lavori sono già stati appaltati, ma anche qui occorre trovare nuovi spazi dove ospitare le aule. Comune e Città Metropolitana ha fatto un atto di interpello per conoscere quanti immobili siano disponibili sul mercato, idonei a essere utilizzati e coprire l’esigenza di aule che si verrà a creare. Si stanno valutando varie ipotesi, ma la complessità delle situazioni fa prevedere che non sarà semplice coprire tutte le carenze per tempo.

Lina Bruno

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