Sicilia, siccità e agricoltura: vertice, interventi alla Piana di Catania - QdS

Siccità e agricoltura in Sicilia, vertice e allarme: “Musumeci dichiari stato d’emergenza”

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Siccità e agricoltura in Sicilia, vertice e allarme: “Musumeci dichiari stato d’emergenza”

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mercoledì 22 Giugno 2022

"In Sicilia il paradosso è che non si riesce a irrigare neanche quando l’acqua c’è. Questa emergenza gestionale si aggiunge a quella naturale. C’è bisogno di agire in fretta": oggi vertice in Sicilia.

Questa mattina si è tenuto un vertice per discutere stato attuale dell’agricoltura in Sicilia, tra rincari e crisi siccità.

L’evento, necessario per fare il punto sulle opere necessarie a risolvere le criticità degli imprenditori agricoli siciliani, si è tenuto alla presenza del governatore nello Musumeci e dei rappresentanti del Comitato spontaneo agricoltori della Piana di Catania, area che sarà presto oggetto di interventi straordinari.

Presenti il presidente del Comitato, Gabriele Bellamacina; il commissario del Consorzio di bonifica Sicilia orientale, Francesco Nicodemo, e i dirigenti dell’area tecnica e dell’area agraria del Consorzio 9 Catania, Francesco Fanciulli ed Emilio Cocimano.

Siccità e agricoltura in Sicilia, una situazione complessa

Sono presto previsti interventi per garantire l’approvvigionamento idrico e rendere più efficienti le reti di distribuzione irrigua nel territorio della Piana di Catania e in tutta l’Isola. Si prevedono fondi per un totale di quasi 20 milioni di euro.

“Siamo al lavoro al fianco degli agricoltori per risolvere alcune criticità che il territorio etneo, a forte vocazione agricola, si trascina dietro da decenni. Abbiamo raccolto le istanze delle imprese e abbiamo illustrato i primi interventi che l’Amministrazione regionale mette in campo, tramite i Consorzi di bonifica. I vertici degli Enti preposti alla gestione delle reti idriche consortili sono impegnati ad attuare una adeguata pianificazione, ma sappiamo tutti che il settore ha assoluto bisogno di quella riforma che il nostro governo ha già depositato da oltre due anni all’Assemblea regionale siciliana e che, purtroppo, aspetta ancora di essere discussa”.

“I Consorzi debbono tornare nelle mani degli agricoltori e liberarsi dei pesanti debiti che hanno accumulato con gestioni discutibili, facilitate in passato dalla mancanza di controllo da parte della Regione”.

Gli interventi per la Piana di Catania

Tra gli interventi su siccità e agricoltura in Sicilia c’è stato quello sulla gara gestita dal Consorzio di bonifica 9, per un importo di circa 1,5 milioni di euro. Si tratta di un intervento per le pompe di sollevamento necessarie a immettere l’acqua dell’invaso di Lentini nella rete di distribuzione consortile della Piana di Catania.

Un intervento atteso da tempo, necessario per poter finalmente utilizzare le risorse idriche del bacino artificiale. In definizione anche la procedura per il rifacimento della rete irrigua in località Magazzinazzo, finanziata con 2 milioni. È pronto, inoltre, il progetto predisposto dal Genio civile di Siracusa per la pulizia dei corsi d’acqua Gornalunga e Panebianco, con una spesa prevista pari a 1,8 milioni.

Infine, è in dirittura d’arrivo un bando regionale per la manutenzione delle reti irrigue, per complessivi 14 milioni di euro a valere sulle risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr) Sicilia 2014-2022.

“Musumeci dichiari lo stato d’emergenza”

Basteranno questi interventi a salvare la Sicilia e la sua agricoltura dalla crisi dovuta alla siccità? Forse no. Diverse associazioni hanno lanciato l’allarme, compresa Coldiretti, che parla di una “situazione tragica”.

Geraldo Diana, presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp, chiede al governatore siciliano di dichiarare lo stato d’emergenza.

“Chiediamo al presidente della Regione di firmare il decreto per la dichiarazione dello stato di emergenza regionale per crisi siccità. Il Governo regionale faccia i passi necessari per poter attivare subito le misure necessarie per poter fronteggiare questa situazione di siccità che per noi siciliani è ormai endemica, tanto da non fare quasi più notizia”.

“Oltre alla siccità, noi agrumicoltori e agricoltori del Sud dobbiamo fare i conti anche con un sistema di distribuzione dell’acqua irrigua vergognosamente inefficiente e su cui nessuno dei Governi che si sono succeduti alla guida della Regione ha saputo intervenire”. 

“Non passa giorno che io non riceva lamentele o denunce di disservizi dagli associati al Consorzio”, aggiunge Diana, citando i casi del comprensorio di Lentini e della piana di Catania.

“In Sicilia il paradosso è che non si riesce a irrigare neanche quando l’acqua c’è. Questa emergenza gestionale si aggiunge a quella naturale e c’è bisogno di agire in fretta. Continuare a rimandare significherebbe penalizzare imprese concorrenziali che rischiano di chiudere entro questa estate”, conclude Diana. 

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