Rifiuti speciali in container, scatta il sequestro - QdS

Dalla Sicilia al Senegal, 18 tonnellate di rifiuti speciali in container: c’è il sequestro

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Dalla Sicilia al Senegal, 18 tonnellate di rifiuti speciali in container: c’è il sequestro

Redazione  |
venerdì 21 Aprile 2023

Il container avrebbe dovuto contenere dei pannelli fotovoltaici, ma al suo interno erano invece presenti le tonnellate di rifiuti speciali.

Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, unitamente ai
funzionari della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, quotidianamente impegnati nei controlli dei flussi merce in import ed export dal Porto del capoluogo siciliano, hanno sottoposto a sequestro 18 tonnellate di rifiuti speciali, stipati all’interno di un container diretto, in esportazione, in Senegal.

Il ritrovamento dei rifiuti nel container

L’attività di profilazione svolta dai militari delle Fiamme Gialle consentiva di individuare il container dichiaratamente contenente “pannelli fotovoltaici usati” venduti da una società dell’hinterland catanese ad un soggetto senegalese, residente nel territorio dello Stato, che avrebbe dovuto provvedere al ricondizionamento dei “moduli speciali” per il loro successivo riutilizzo.

L’analitico e approfondito controllo eseguito dal personale del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Palermo e dai funzionari delle Dogane, supportati dai tecnici ispettivi dell’A.R.P.A. Sicilia, permetteva di accertare come in realtà la spedizione avrebbe occultato un’operazione transfrontaliera di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, (“R.A.E.E.”), diretta nell’area sub-sahariana, sfruttando la falsità ideologica della documentazione di accompagnamento della merce.

Due soggetti segnalati

Il controllo si concludeva con il sequestro di 18 tonnellate di rifiuti speciali e con la segnalazione, alla locale Procura della Repubblica, di due soggetti per i reati di traffico illecito e gestione di rifiuti non autorizzata.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare e, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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