Strage Palermo, Barreca arrabbiato scarica le colpe sulla coppia

Strage Palermo, Giovanni Barreca “arrabbiato” scarica le colpe su Fina e Carandente

marikacontarino

Strage Palermo, Giovanni Barreca “arrabbiato” scarica le colpe su Fina e Carandente

Redazione  |
giovedì 29 Febbraio 2024

Ancora nessun segno di pentimento per il muratore di 54 anni, solo una forte rabbia nei confronti della coppia.

“Cominciano a riaffiorare tante scene che lo portano a scagliarsi contro Massimo e Sabrina”, dice l’avvocato Giancarlo Barracato, difensore di Giovanni Barreca, l’uomo accusato insieme alla figlia di 17 anni e a una coppia di amici di avere ucciso la moglie e i due figli di 16 e 5 anni nella strage di Palermo.

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Il legale chiederà una perizia psichiatrica sul suo cliente e un interrogatorio con i pm.

Strage Palermo: l’incontro di Barreca con l’avvocato

All’avvocato, che ieri lo ha incontrato in carcere, il muratore di Altavilla Milicia ha raccontato di non ricordare di avere usato violenza contro la sua famiglia scaricando sui due coniugi la responsabilità dei tre omicidi, avvenuti durante un esorcismo.

“Sono stato imbambolato”

“Non è pentito, perché l’obiettivo era liberare la casa dai demoni. Lui non pensa di aver fatto quello di cui era accusato. Lui dice si essere stato imbambolato” spiega il legale. Barreca ha chiesto di vedere la figlia di 17 anni. “La ragazza è stata in qualche maniera coinvolta da Massimo e Sabrina, era sempre insieme a loro – aggiunge l’avvocato – Dormiva abbracciata alla coppia”.

“Arrabbiato con la coppia”

Il muratore ha riferito al difensore che, dopo i delitti, ha accompagnato i complici alla stazione. “È arrabbiato con loro – spiega- soprattutto per il fatto che erano molto insistenti nei confronti della moglie e dei figli. Ci sono aspetti che dovranno essere approfonditi. A sprazzi, nella sua memoria, stanno emergendo alcuni particolari importanti che mi ha riferito, ma questo non vuol dire che percepisca la realtà in modo normale. Nella sua mente, infatti, rimane sempre la convinzione che nella villetta c’era il demonio“.

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