Supplica alla Madonna di Pompei: testo preghiera e video - QdS

Supplica alla Madonna di Pompei, fedeli in preghiera per la pace in Ucraina – VIDEO

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Supplica alla Madonna di Pompei, fedeli in preghiera per la pace in Ucraina – VIDEO

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domenica 02 Ottobre 2022

Dal Vaticano alla Sicilia, i fedeli in preghiera per la pace in Ucraina recitano la Supplica alla Madonna di Pompei.

Domenica 2 ottobre 2022, si è celebrata – non solo in Campania – la Supplica alla Madonna di Pompei. Anche in Sicilia, preti e il vescovo Monsignor Renna hanno recitato la preghiera con la supplica. Il 7 ottobre, invece, si celebra la Festa della Madonna del Rosario.

A Pompei i fedeli raccolti in preghiera sono stati più di 20mila. Anche Papa Francesco – da piazza San Pietro, al Vaticano – ha invitato i pellegrini riuniti in piazza Bartolo Longo a recitare il Rosario e ha pregato, ancora una volta, per la pace in Ucraina.

Supplica alla Madonna di Pompei: storia, testo della preghiera e celebrazioni

La Supplica è stata composta da San Bartolo Longo nel 1883. Si recita soltanto due volte l’anno, l’8 maggio e la prima domenica d’ottobre (anche se la celebrazione effettiva della Madonna del Rosario di Pompei è il 7 ottobre). Sempre alle ore 12. La preghiera/Supplica alla Madonna di Pompei fu la risposta all’invito di Papa Leone XIII a un maggiore impegno spirituale contro i mali della società e le disgrazie del tempo.

La prima recita della preghiera al Vaticano fu l’8 maggio del 1915 a opera di Benedetto XV. Nel 2003 la Supplica fu recitata anche da papa Giovanni Paolo II durante la sua seconda visita a Pompei. Oggi, la Supplica alla Madonna di Pompei è una preghiera universale, tradotta in decine di lingue (dall’inglese al cinese, dal russo all’urdu e così via) e tra le più note al mondo.

La preghiera alla Madonna viene recitata contemporaneamente in diversi luoghi, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Tra le città che prevedono delle celebrazioni ci sono New York, Buenos Aires, Caracas e perfino Sidney e Johannesburg.

Il testo della Supplica alla Madonna di Pompei

Ecco il testo integrale della Supplica:

I. – O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl’idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.

Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Regina, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi, su tutte le nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la vita. Vedete, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il cuore dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono sangue al dolce Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore. Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.

Ave, o Maria…

II. – È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Cuore. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino e l’ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio, vi dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Voi, dunque, come nostra Madre, siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.

Ave, o Maria…

III. – Che vi costa, o Maria, l’esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per quanto son distesi i cieli, e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende fino all’inferno, e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.
Voi siete l’Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci aiutare, perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione, diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.
Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mano, c’ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.

Ave, o Maria…

Chiediamo la benedizione a Maria.

Seconda parte del testo

Un’ultima grazia noi ora vi chiediamo, o Regina, che non potete negarci in questo giorno solennissimo. Concedete a tutti noi l’amore vostro costante, e in modo speciale la vostra materna benedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.
Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario, onde siete chiamata Regina delle vittorie, deh! aggiungete ancor questo, o Madre: concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società.

Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del vostro Santuario.
Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria; Catena dolce che ci rannodi a Dio; Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d’inferno; Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia; a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave, Regina del Rosario della Valle di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Così sia.

Salve Regina…

Sicilia in preghiera

Anche i fedeli in Sicilia hanno recitato alla Supplica alla Madonna di Pompei. In particolare, a Ragalna (CT) ha recitato la preghiera Monsignor Luigi Renna, vescovo di Catania.

Il pensiero dei fedeli, naturalmente, va alle persone tormentate dalla guerra. La diretta dal Santuario di Pompei, invece, è stata trasmessa dal Canale 21.

Fonte immagine: Facebook – Pontificio Santuario di Pompei

Fonte video: Facebook – Storia e Tradizioni di Sicilia e Non Solo

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