L’ex sovrintendente rivendica il pareggio dei bilanci. Ora toccherà al neo commissario Lo Cascio
CATANIA – “Il Teatro Massimo Bellini fino ad oggi è vivo e sano, ma rischia di tornare indietro”. Rivendica i risultati ottenuti durante la sua guida, il sovrintendente Roberto Grossi, che ieri ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto sulla fine del suo mandato e lanciare l’allarme sulle criticità che attanagliano l’Ente.
“Nonostante le risorse sempre più esigue, passate dai 23 milioni di contributi pubblici del 2010 ai circa 14 del 2015 – ha sottolineato Grossi -, i bilanci sono stati portati in pareggio con uno stato patrimoniale attivo di circa 10 milioni e la capacità di autofinanziamento è cresciuta negli ultimi anni fino a coprire interamente le spese per la produzione artistica, i costi fissi della struttura e i servizi, assorbendo anche i debiti finanziari assunti nelle precedenti gestioni”.
“Risultati – ha aggiunto – che rischiano tuttavia di essere vanificati sia dall’incongruità dei finanziamenti (di Stato, Regione ed enti locali), sia da insostenibili rigidità burocratiche e amministrative che ingessano la produzione e la gestione stessa”.
Grossi ha evidenziato come nonostante alcuni progressi di fronte oggettive criticità, l’ente non sia affatto fuori dal pericolo di fallire. E come occorra un lavoro certosino, che oggi spetterà al nuovo commissario. “Le difficoltà finanziarie non devono fare dimenticare che il teatro vive di musica” – ha precisato, spiegando però come i biglietti non siano sufficienti a integrate le risorse tagliate dalla Regione. “È dunque mio dovere evidenziare – ha continuato – la situazione di grave difficoltà in cui versa l’Ente sul piano delle risorse finanziarie a disposizione per l’assolvimento delle missioni istitutive e dei programmi di attività”.
Reintegrare le risorse regionali, per consentire l’avvio della programmazione per i prossimi anni e la vendita degli abbonamenti, e riportare alla normalità la vita dell’ente, tre le priorità, secondo Grossi. “Il commissario straordinario nominato nei giorni scorsi avrà l’onore – ha concluso – di affrontare questi problemi cruciali e colmare i ritardi accumulati”.
Il gravoso compito spetterà a Daniela Lo Cascio, laureata in lingue e letterature straniere e già dirigente negli uffici del dipartimento regionale del Turismo a Catania, nominata dal neo assessore regionale al Turismo e allo Spettacolo, Manlio Messina, tra le prime azioni concrete dall’insediamento.
Una mossa che, secondo il rappresentante del governo Musumeci dovrebbe mettere ordine all’interno dell’ente lirico, consentendo non solo la programmazione, ma anche di poter dare respiro ai numerosi lavoratori precari. La commissaria non è infatti nuova ad incarichi di questo tipo, dal momento che ha già ricoperto il ruolo di commissario del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Non solo: da dipendente della Regione potrebbe barcamenarsi meglio, secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, nei meandri della burocrazia.
Soddisfatti per la celerità i sindacati, che però hanno riservato una reazione tiepida alla nomina del nuovo commissario. “Prendiamo atto della tempestività con la quale l’assessore regionale del turismo e dello spettacolo, Manlio Messina, ha provveduto a nominare un commissario straordinario, a cui diamo il benvenuto e da subito chiediamo un incontro ribadendo l’impellenza di confrontarci sul futuro dell’ente lirico catanese – hanno commentato i segretari territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Siamo sempre più preoccupati – hanno aggiunto – per la questione legata alla chiusura del bilancio triennale e per la mancanza, sia della governance che del management, che precludono chiaramente il prosieguo di una programmazione serena”.