"Non faremo alcun passo indietro: con i danni che l'India ci ha causato, sono loro che dovrebbero pagarne le conseguenze"
“Nessuna de-escalation”. Anzi, il Pakistan “risponderà nel momento opportuno” ai “danni che l’India ci ha causato”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’esercito del Pakistan Ahmed Sharif Chaudhry nel corso di una conferenza stampa, spiegando che Islamabad non ha intenzione di allentare la tensione con l’India.
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“Non faremo alcun passo indietro: con i danni che l’India ci ha causato, sono loro che dovrebbero pagarne le conseguenze”, ha detto. “Finora ci siamo protetti, ma daremo una risposta nei tempi da noi stabiliti”, ha aggiunto.
India, crisi con il Pakistan: il Regno Unito chiede “moderazione e de-escalation”
Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha avuto colloqui telefonici con i suoi omologhi di India e Pakistan, in un tentativo diplomatico di raffreddare le tensioni esplose negli ultimi giorni lungo la linea di confine del Kashmir. La regione, storicamente contesa, è tornata al centro di uno scontro armato dopo un attacco indiano contro il Punjab e il Kashmir amministrato dal Pakistan, con reciproche accuse di bombardamenti e vittime civili.
Secondo Islamabad, Lammy ha espresso “profonda preoccupazione per la situazione” e ha esortato entrambi i Paesi a “esercitare moderazione e de-escalation”, porgendo le condoglianze per le vittime. Da parte sua, il ministro indiano S. Jaishankar ha riferito di aver discusso con Lammy un approccio di “tolleranza zero contro il terrorismo”. Le diplomazie internazionali restano in allerta, mentre il rischio di un’escalation tra le due potenze nucleari cresce di ora in ora.