Il tour sulla sicurezza negli spazi confinati in Sicilia, via da Messina

Sicurezza in spazi confinati, via al tour regionale Inail: “Prevenzione necessaria per evitare morti sul lavoro”

Sicurezza in spazi confinati, via al tour regionale Inail: “Prevenzione necessaria per evitare morti sul lavoro”

Hermes Carbone  |
giovedì 06 Giugno 2024

Presentata l’iniziativa che dispone la formazione di 200 operatori addetti ad agire in particolari condizioni.

MESSINA – Evitare future morti sul lavoro come le tragedie di Casteldaccia e di Mineo, ma anche sottolineare l’importanza della prevenzione nei sistemi di sicurezza utilizzati nelle aziende. Si è tenuta a Messina la presentazione del tour regionale sulla sicurezza negli spazi confinati in Sicilia. L’iniziativa prevede la formazione di 200 operatori addetti a lavorare in queste particolari condizioni nei cantieri o all’interno delle aziende dell’Isola.

Presenti a Messina i vertici regionali dell’Inail, con il direttore generale Giovanni Asaro, del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e dei rappresentanti regionali delle organizzazioni sindacali. Il tour farà tappa nelle province di Messina, Catania e Palermo, dove si sposterà di settimana in settimana, e utilizzerà il simulatore per ambienti confinati. Proprio questo sistema è stato progettato e brevettato dall’Inail in Italia, Stati Uniti, Canada, Cina e Russia.

Il tour sulla sicurezza negli spazi confinati in Sicilia, la formazione

Questo avanzato dispositivo tecnologico è stato sviluppato per riprodurre fedelmente le possibili situazioni di rischio tipiche degli ambienti confinati, permettendo di testare metodologie di lavoro, procedure di sicurezza e interventi di emergenza per il recupero degli operatori infortunati o colti da malore. Il simulatore è stato messo in funzione mostrando una esercitazione avvenuta attraverso una chiamata d’emergenza per un intervento dei Vigili del Fuoco.

Gli uomini dei Vigili del Fuoco sono intervenuti con tre squadre e camion con autoscala al seguito per un presunto caso di malore in uno spazio confinato da parte di un operaio. Si sono poi calati all’interno dell’apposita struttura per esercitazioni messa a disposizione da Inail, imbracato l’uomo privo di conoscenza e portato in salvo dai gas tossici. Una tragedia che ricorda tristemente i recenti casi di cronaca avvenuti a Casteldaccia, dove hanno perso la vita cinque operai mentre lavoravano in un impianto di depurazione delle acque reflue.

Di Donato: “Si potrà intervenire con più prontezza”

Per l’ingegner Luciano Di Donato, responsabile del progetto di sicurezza, “questo strumento consentirà di intervenire con maggiore prontezza, evitando il ripetersi di casi come quelli di Mineo e di Casteldaccia. Le aziende che possono essere interessate per l’utilizzo di questi sistemi sono quelle operanti nel settore metalmeccanico, in quello vitivinicolo o in quello della depurazione delle acque e della pulizia delle fognature, per fare degli esempi concreti. La diffusione del fenomeno è realmente molto molto importante”.

Le strumentazioni all’avanguardia consentono di indurre alterazioni delle capacità cognitive e sensoriali degli utilizzatori e questo permette di preparare gli operatori a condurre specifiche operazioni in contesti particolari, garantendo una formazione pratica e immersiva affinché casi come quello di Casteldaccia non si verifichino più. Prima, però, sarà necessario passare dal tema della prevenzione, come ha ricordato lo stesso Asaro.

Formazione e prevenzione

“Bisogna pensare alle prevenzione ed è necessario un innesto di ispettori sul lavoro per aumentare i controlli nelle aziende, senza dei quali è complesso reprimere il fenomeno. Come Inail intendiamo effettuare tutta una serie di interventi formativi e iniziative. In questo caso, con la collaborazione dei comitati paritetici territoriali di Messina, Catania e Palermo e del comando dei Vigili del Fuoco regionale, che ci ha consentito di poter portare qui questo simulatore da Roma”, ha spiegato a margine dell’incontro di stamane a Messina il direttore generale di Inail Sicilia, Giovanni Asaro.

Durante la conferenza stampa, sono stati resi noti i dati sull’andamento infortunistico in Sicilia nei primi quattro mesi del 2024, con indicatori che segnalano un peggioramento delle statistiche del 4,2% rispetto allo scorso anno, in perfetta linea con l’andamento nazionale del 3,6%. Dato, questo, che evidenzia una volta di più l’esigenza della prevenzione dagli infortuni, ma soprattutto dalle morti che sempre più spesso si verificano nei luoghi di lavoro.

Assegnare un dato in rosso gli infortuni in itinere ovvero quelli avvenuti nel tragitto casa lavoro casa con un aumento del 22,6 %. Prendendo poi in considerazione le tre principali province siciliane, a Catania si registra il numero maggiore di denunce di infortunio sul lavoro (2361, il 27,5% del totale regionale); poi Palermo (1955, 22,8%) e Messina (970, 11,3%).

L’incremento riguarda il settore dell’industria e quello dei servizi, con un +4%, ma anche l’agricoltura con addirittura un +8% e poi il settore per conto dello Stato con un aumento del 3,6%. “I numeri degli infortuni sul lavoro in Sicilia sono leggermente in aumento rispetto allo scorso anno – ha aggiunto ancora Asaro – Per questo vogliamo realizzare una formazione itinerante, che riguarderà 200 lavoratori in tutta la Sicilia addestrati per affrontare questo genere di attività”.

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