Tra virus e troppi incoscienti Palermo è tornata a tremare - QdS

Tra virus e troppi incoscienti Palermo è tornata a tremare

redazione

Tra virus e troppi incoscienti Palermo è tornata a tremare

mercoledì 13 Gennaio 2021

Durante le Feste e nel corso dei primi giorni del nuovo anno in tanti hanno ignorato le regole imposte contro la pandemia Si temono ripercussioni sia sanitarie che economico-sociali

PALERMO – “Bisogna assolutamente contrastare questo patto scellerato di complicità, che vede insieme il virus e gli incoscienti. La salute prima di tutto”. Così si è espresso il sindaco Leoluca Orlando, il quale ha fatto capire senza mezzi termini che, se non si prenderanno i dovuti provvedimenti, si rischia di finire in un nuovo lockdown, con potenziali conseguenze sociali ed economiche che sarebbero devastanti.

“Di fronte al dilagare del contagio in tutta la Sicilia e a Palermo – ha sottolineato Orlando – di fronte al persistere di comportamenti incoscienti da parte di tante e tanti cittadini, di fronte a un immane sforzo delle Forze dell’ordine che cercano in tutti i modi di contrastare quella che è una diffusa incoscienza dei siciliani e dei palermitani, io credo che non ci sia altro da fare che verificare la consistenza di questo rischio che gli esperti dicono essere molto alto e inasprire le attuali misure”.

In troppi, durante le Feste e in questi primi giorni del 2021, hanno fatto finta di nulla di fronte alle regole imposte per contenere la diffusione del Covid-19. E le conseguenze di questi comportamenti dissennati si sono visti nei numeri, nell’aumento dei contagi e della pressione sugli ospedali. Senza dimenticare le persone che hanno perso e continuano a perdere la vita a causa del Coronavirus.

Per questo il sindaco Orlando ha chiesto provvedimenti più rigidi, per evitare che il conto in termini di vite umane possa essere ancora più salato e per scongiurare ulteriori ritardi per quell’attesissimo ritorno alla normalità, che non farebbero altro che colpire ancora più duramente un’economia locale già devastata.

Sulla questione degli assembramenti sono poi intervenuti i consiglieri comunali Ottavio Zacco e Catia Meli, i quali però hanno affrontato la questione da un altro punto di vista. “Riteniamo inammissibile – hanno affermato – che migliaia di persone, tra le quali anche alcune costrette a isolamento in quanto positive asintomatiche, si trovino costrette ad accalcarsi in coda davanti agli uffici postali, in attesa di ottenere le giacenze medie per paura di perdere i sussidi statali”.

“Mentre a Roma – hanno aggiunto – chi è deputato a garantire la sicurezza e la salute dei cittadini continua a discutere sullo scarso senso di responsabilità dei cittadini e su ulteriori restrizioni da adottare per contenere il galoppante aumento dei contagi, gli stessi consentono di assistere a queste scene deprimenti. Pertanto, onde evitare di continuare ad assistere a questi assembramenti legalizzati, abbiamo chiesto al sindaco di Palermo, in qualità di presidente Anci Sicilia, di avanzare la proposta al Governo nazionale di prorogare la scadenza dell’Isee al 31 marzo 2021, come accaduto con la proroga della scadenza delle esenzioni sanitarie e con la scadenza dei documenti personali, sperando che per tale data la curva dei contagi possa essere scesa notevolmente e la campagna vaccinale proceda speditamente”.

Intanto, sul fronte della viabilità, c’è da registrare la proroga da parte dell’Amministrazione comunale della sospensione della Ztl fino a tutto il prossimo 17 gennaio. La decisione è stata presa proprio nell’ambito dei provvedimenti legati al permanere della emergenza sanitaria per il Covid-19 e in attesa di eventuali ulteriori misure di contenimento del contagio da parte dei Governi nazionale e regionale. Il sindaco Orlando aveva già disposto una prima sospensione della Ztl dal 7 gennaio.

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