Caro energia, storia a lieto fine per la piscina comunale di Trapani - QdS

Caro energia, storia a lieto fine per la piscina comunale di Trapani

redazione

Caro energia, storia a lieto fine per la piscina comunale di Trapani

martedì 07 Giugno 2022

A Trapani bolletta del gas salatissima per la struttura comunale gestita dall’associazione Acquarius. L’intervento dell’associazione dei consumatori Codici ha permesso di scongiurarne la chiusura

TRAPANI – Arriva da Trapani una storia di bollette “salatissime” che rischiano di mettere in ginocchio la tenuta economica di strutture pubbliche già duramente colpite dalla pandemia. “Grazie all’intervento dell’associazione Codici – Centro per i Diritti del Cittadino – si legge in una nota – è stato ridotto sensibilmente l’importo della bolletta e la struttura, una piscina comunale, ha potuto continuare la sua attività”.

Con le chiusure imposte dal Covid19, e quindi con mancati incassi, era giunta all’associazione Acquarius – la quale gestisce la piscina trapanese – nello scorso febbraio una bolletta di oltre 35 mila euro. Una cifra che aveva messo in ginocchio la struttura la quale non aveva altra scelta se non quella di chiudere, in modo da abbattere quanto più i costi e sperare di salvare il salvabile, come comunicato dallo stesso Presidente dell’associazione Sergio Di Bartolo.

Così i gestori della piscina si sono rivolti all’associazione Codici per vagliare la bolletta in questione e sono emersi degli evidenti errori di lettura. Già in prima battuta l’Associazione Acquarius aveva tentato, invano, di risolvere la questione, ricevendo un riscontro negativo ai reclami inviati al fornitore.

Così grazie all’avvocato Vincenzo Maltese – Dirigente del Direttivo Codici Sicilia – dell’Utility Manager Giovanni Riccobono si è proseguito nell’iter di tutela. Iter che si è concluso nei giorni scorsi e ha visto l’annullamento di oltre 10 mila euro.

“Senza ombra di dubbio una boccata di ossigeno – sottolinea Giovanni Riccobono che si è occupato in prima linea sulla controversia – di certo non risolverà definitivamente la situazione in cui verte l’Associazione Acquarius, ma lascia uno spiraglio di luce per una possibile riapertura”

Maltese sottolinea “come per l’Amministrazione corrente nel Comune di Trapani doveva essere la Regione ad affrontare il problema, magari con i tempi che tutti conosciamo, noi invece come Associazione abbiamo voluto e preferito intervenire fin da subito”.

Il segretario regionale dell’associazione Codici Manfredi Zammataro ha chiosato: “Si tratta dell’ennesimo caso in cui la nostra associazione riesce a intervenire in maniera decisiva a tutela dell’utente del servizio elettrico sia impresa che consumatore. Sono ancora svariati i casi di comportamenti opachi da parte dei gestori e si assiste a conteggi erronei e altre problematiche che gonfiano le bollette rischiando di affossare le aziende ma anche i bilanci delle famiglie. Ribadiamo la necessità di un intervento del governo per calmierare i costi dell’energia e, al contempo, per porre in essere misure di maggiore trasparenza nei confronti dei gestori a tutela del consumatore”.

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