Tre anni per migliorare il trasporto locale partendo dal risanamento dei conti Amat - QdS

Tre anni per migliorare il trasporto locale partendo dal risanamento dei conti Amat

Tre anni per migliorare il trasporto locale partendo dal risanamento dei conti Amat

sabato 17 Agosto 2019

Razionalizzazione interna, modifica del contratto di servizio e novità per autisti e personale tecnico. Il primo obiettivo è quello di rimettere in ordine i bilanci dell’azienda da qui fino al 2021

PALERMO – La Giunta retta da Leoluca Orlando ha approvato la delibera sul Piano di risanamento dell’Amat per il triennio 2019/2021 con l’obiettivo di riportare in equilibrio i conti dell’azienda di trasporto pubblico dopo il salasso dell’eliminazione dal bilancio, su direttiva dello stesso primo cittadino, di ben 45 milioni di euro di disallineamenti.

Tra le altre cose il Piano prevede una riduzione e razionalizzazione delle spese, una riorganizzazione interna, la modifica del contratto di servizio con l’inserimento del tram e assunzioni di autisti e personale tecnico per rilanciare l’officina e immettere su strada più autobus così da aumentare i chilometri percorsi, garantire un servizio più efficiente e ottenere maggiori contributi pubblici.

Che lo stato di salute dell’Amat non sia roseo è scritto chiaramente negli allegati tecnici al documento. La società di via Roccazzo ha affrontato due anni complicati con la rinuncia, come si diceva, di 45 milioni di disallineamenti iscritti a bilancio e la conseguente perdita di 6,2 milioni per il 2018. A essere in affanno sono in particolare il car e bike sharing (-892mila euro), la segnaletica stradale (-123mila euro) e la rimozione (-289mila euro). Nel bilancio 2017 – approvato a novembre 2018 – è stata messa per iscritto una perdita complessiva di 50,6 milioni su un capitale sociale di 99,2 milioni (quindi la metà), di cui 29,4 per lo stralcio dei disallineamenti veri e propri (di questi 20,3 per corrispettivi non dovuti nell’ambito del Tpl e 9,1 per crediti non riconosciuti dal Comune e relativi a diversi servizi come il car sharing, le navette, le pensiline alle fermate, ecc); 6 milioni di perdita; e 18,6 per la mancata produzione chilometrica nel periodo 2008-2014 con la conseguente restituzione dei fondi pubblici al Comune. Per intendersi, più chilometri fai, più aumentano i contributi regionali e comunali per i chilometri percorsi: è venuto fuori che all’Amat quei 18,6 milioni non spettassero e per restituirli l’azienda ha proposto un Piano di ammortamento fino al 2035.

A indebolire ulteriormente la posizione economica della società guidata da Michele Cimino sono state le carenze di organico, che hanno generato scompensi gestionali e organizzativi: da qui l’idea di inaugurare una nuova stagione di assunzioni fra autisti, tecnici e officina. La carenza di organico, infatti, è stata causa “della impossibilità – si legge nel Piano di risanamento – di produrre i volumi di attività previsti dal Contratto di Servizio 2015, avuto segnatamente riguardo al comparto del Tpl per cui i piani produttivi aziendali hanno dovuto tenere conto dei margini di riduzione al ribasso del monte chilometri di percorrenza. Peraltro le minori percorrenze sviluppate dal Tpl su gomma sono soprattutto derivate dall’impiego di n. 55 operatori di esercizio (autisti) assegnati al Sistema tram e sottratti al Tpl su gomma. Più recentemente la predetta riduzione dei volumi produttivi ha riguardato anche il comparto Segnaletica stradale”.

“La predetta carenza di organico – si evidenzia ancora nel documento – ha, altresì, progressivamente sguarnito la dotazione organica dell’officina e, per l’effetto, essa ha generato, pur in presenza di costi fissi, la necessità di fare ricorso alla esternalizzazione di parte delle attività di questo reparto. Va osservato che l’officina debba essere sottoposta a riorganizzazione tecnico-produttiva, così come peraltro più volte segnalato dalla direzione di questo stesso ramo, che indiscutibilmente costituisce un importante braccio operativo aziendale, un tempo considerato, per unanime riconoscimento, un fiore all’occhiello della società”.

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