Il bilancio degli organizzatori: oltre quattrocentomila persone nei fine settimana organizzati in siti di interesse storico artistico. Che hanno generato un'economia di cinque milioni e mezzo di euro, tre e mezzo dei quali nella sola Palermo
Un’operazione culturale in forte crescita con un indotto economico rilevante.
Questa è diventata la manifestazione le “Vie dei tesori” che in cinque week end ha coinvolto oltre quattrocentomila visitatori siti di interesse storico-artistico generando un’economia di circa 5,5 milioni di cui 3,5 a Palermo.
Il bilancio degli eventi è stato tracciato dagli organizzatori nell’edificio dell’Arsenale.
Oltre a Palermo, che ha registrato 272 mila visitatori, l’iniziativa ha interessato Catania, Trapani, Messina, Ragusa, Caltanissetta, Siracusa, Marsala, Noto, Scicli, Modica, Sciacca, Naro, Sambuca e Acireale.
Per il secondo anno ha partecipato anche Mantova con dieci luoghi e 4.200 visitatori.
In questa occasione è stato riaperto il Palazzo del podestà, chiuso da anni.
Ma il raggio d’azione della manifestazione, ideata e coordinata dalla giornalista Laura Anello, è destinato ad allargarsi: già 38 comuni siciliani hanno chiesto di aderire.
L’edizione di quest’anno segnala risultati imprevisti. Rispetto all’anno scorso sono arrivati più turisti (57,8 per cento), alcuni hanno prolungato il loro soggiorno, alto l’indice di gradimento: il 91 per cento degli intervistati si è detto “soddisfatto”. “Una volta tanto – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – Palermo è diventata non solo più consapevole del valore del proprio patrimonio culturale ma anche fonte di contaminazioni positive”.
I siti più visitati sono stati quelli attorno a piazza Pretoria, nel cuore del centro storico di Palermo.
La chiesa di Santa Caterina ha raccolto 10.505 persone che sono stati 17.896 con i visitatori dell’annesso monastero femminile del XIV secolo.
Seguono il Loggiato di San Bartolomeo e il complesso del santissimo Salvatore.
Un significativo risultato è stato ottenuto dall’Oratorio di san Lorenzo che ha esercitato, con alcuni eventi, una forte attrattiva in occasione dei cinquant’anni dal furto della Natività del