Rischio gas a Vulcano, prorogata ordinanza per zona rossa - QdS

Rischio gas a Vulcano, prorogata ordinanza per zona rossa

Rischio gas a Vulcano, prorogata ordinanza per zona rossa

mercoledì 22 Dicembre 2021

Secondo l'ultimo bollettino "si può ancora registrare un ulteriore aumento del degassamento fumarolico e diffuso". La situazione desta qualche preoccupazione

Oggi scade l’ordinanza che vieta agli abitanti di dormire nelle loro case in zona rossa a Vulcano, nelle Eolie, per i rischi del gas e il sindaco Marco Giorgianni l’ha prorogata fino a venerdì 24 dicembre. L’obiettivo è di fare altre verifiche a campione in almeno una decina di case da parte dell’Ingv, dell’Ispra e dell’Arpa, grazie all’utilizzo di nuove strumentazioni che sono giunte nell’isola, anche se non sono ancora tutto operative. Dopo sarà deciso se prorogare il divieto di dormire nelle case in zona rossa o possibilmente far rientrare gli abitanti nelle loro abitazioni con delle limitazioni, ad eccezione delle persone con fragilità. Secondo i vulcanologi dell’Ingv di Catania però ancora la situazione desta qualche preoccupazione.

L’ultimo bollettino

“Si può ancora registrare un ulteriore aumento del degassamento fumarolico e diffuso – sostengono nell’ultimo bollettino diffuso – e anche incrementi della temperatura dei gas e dei loro flussi, con variazioni della falda termale; incremento della sismicità legata alla attività idrotermale e comparsa di sismicità vulcano-tettonica; incremento delle deformazioni. Possono altresì avvenire in maniera improvvisa fenomeni esplosivi impulsivi quali esplosioni freatiche”. E ancora “si rimarca in particolare – puntualizzano – il perdurare della pericolosità legata alla diffusione di Co2 dai suoli ed al conseguente accumulo in prossimità delle zone di emissione a mare, in zone sottovento, topograficamente ribassate, e soprattutto in luoghi chiusi. Il raggiungimento di tali livelli appare dipendente dall’intensità delle esalazioni dal suolo e dalle condizioni meteorologiche, entrambe fortemente variabili nello spazio e nel tempo, rendendo così estremamente difficile la prevedibilità di condizioni localmente pericolose”.

“I gas vulcanici – concludono – continuano quindi a rappresentare un pericolo per la popolazione residente nell’abitato di Vulcano Porto”.

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