Zona industriale, tante parole e lavori fermi. Le imprese: “Non abbiamo strade né acqua” - QdS

Zona industriale, tante parole e lavori fermi. Le imprese: “Non abbiamo strade né acqua”

Desiree Miranda

Zona industriale, tante parole e lavori fermi. Le imprese: “Non abbiamo strade né acqua”

sabato 27 Aprile 2019

Proclami e promesse, ma la situazione della zona industriale di Catania è e rimane pessima. Il dirigente comunale Bisignani assicura: “Presto i bandi”. Impellizzeri (Zic): “Vogliamo i fatti”

CATANIA – Proclami e promesse, ma la situazione della zona industriale di Catania è e rimane pessima. Non ci sono le condizioni minime di sicurezza e le aziende che lì producono hanno sempre più difficoltà. Mancano addirittura l’acqua e l’illuminazione. Poco più di un mese fa è stato l’assessore regionale al ramo, Mimmo Turano, a presentare nella sede dell’Irsap, Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, un piano di intervento con cinque progetti. Servizi mimini come l’illuminazione, l’asfalto sulle strade e la rete idrica, finanziati per lo più con i fondi del “Patto per Catani”a e uno con quelli del “Patto per il Sud”.

Nonostante si tratti di misure non sufficienti, rappresenterebbero già qualcosa di concreto se fossero davvero realizzate. Tra il dire e il fare non sempre c’è corresponsione e se qualche progetto resta nel cassetto è perché aspetta il bando di gara, altri sono iniziati e poi si sono fermati.

Non è stata ancora espletata la gara del progetto esecutivo da 4 milioni di euro per la rete idrica e potabile, mentre i lavori alla caserma dei carabinieri sono bloccati a causa di alcuni cavi che richiedono ulteriori verifiche. Inoltre, dall’Irsap fanno sapere che “tre mesi fa ha lasciato l’incarico il direttore dei lavori, l’ingegnere Mario Monica, quindi l’area servizi tecnici dell’Irsap sta provedendo a sostituirlo”.

Degli altri progetti, invece, sembra che nessuno ne conosca la sorte. È il caso della riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione con orientamento al risparmio energetico, telecontrollo e sicurezza territoriale da circa 1,7 milioni di euro. Appaltato nell’agosto 2018, né l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Arcidiacono, né il neo capo della direzione urbanistica e territorio Biagio Bisignani sanno dire esattamente a che punto sono i lavori. “Le gestiscono i direttori queste cose, a me deve chiedere quali sono i programmi”, afferma Arcidiacono. “Sono ancora in ricognizione per alcune cose”, dice Bisignani che però fornisce al nostro giornale ulteriori spiegazioni. “Ciò che non è ancora stato bandito lo sarà presto. Da quasi un mese, insieme alla Prefettura, abbiamo aperto un tavolo tecnico sulla sicurezza nella zona industriale. Vogliamo integrare tutti i lavori con ulteriori proventi e finanziamenti per la sicurezza. Siamo nella fase della programmazione e a breve vedremo i primi risultati”.

Intanto gli imprenditori della zona, riuniti nell’associazione Zic Re industria, non nascondono le loro difficoltà. “Stanno facendo alcuni lavori legati al ‘Patto per Catania’, come la pulizia di alcuni canali, ma questo non lo valuterei come un cambiamento. Allo stato attuale non abbiamo strade e ogni giorno i nostri collaboratori hanno un problema con le loro auto perché la zona è una groviera”, commenta il presidente di Zic Re, Fabio Impellizzeri.

“Chi non aveva acqua prima – prosegue – continua a non averla adesso e le strade erano e sono al buio. In vent’anni i cambiamenti non li ho visti. Gli incontri sono belli, si parla delle cose che si vogliono fare, ma a noi interessano i fatti. Posso dire che tutte le aziende sono stanche, andiamo avanti con molto impegno e dedizione solo perché abbiamo un grande senso del dovere”.

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