Adesso riaprite subito le scuole anche in Sicilia - QdS

Adesso riaprite subito le scuole anche in Sicilia

Adesso riaprite subito le scuole anche in Sicilia

mercoledì 12 Gennaio 2022

Il ministro Bianchi: “Nel governo tutti d’accordo, no alla dad”. Oggi nell’Isola ultimo giorno di “vacanze forzate”

ROMA – Il Governo nazionale fa quadrato attorno alla decisione di riaprire la scuola in presenza e ribadisce limportanza di richiamare tutti a questo impegno unitario: “Decidendo di riaprire le scuole dopo le vacanze di Natale abbiamo fatto una scelta di unità del Paese – ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi -. È il principio per cui la scuola deve essere l’ultima a chiudere. Abbiamo avuto il massimo dei contagi quando la scuola era chiusa. Nel decreto del 5 gennaio ci sono regole precise e puntuali per affrontare tutte le situazioni possibili”.

È questa la risposta alle Regioni che hanno deciso in autonomia con proprie ordinanze di adottare soluzioni diverse come la Campania che stabiliva lo stop alle lezioni in presenza, fino al 29 gennaio, per le materne, elementari e medie, ordinanza che è stata impugnata dal Tar e come la Sicilia il cui governatore ha ritardato di tre giorni la riapertura, utilizzando i poteri di autonomia primaria. Bianchi ha ribadito la completa unità sulla decisione della scuola in presenza.

“Siamo assolutamente stati sempre d’accordo tra i ministri nel riaprire la scuola – ha aggiunto Bianchi – Il provvedimento è stato preso, insieme agli altri, all’unanimità. Siamo attrezzati per affrontare tutte le situazioni, anche quelle che possono apparire estreme. I numeri di studenti e docenti assenti per Covid sono ancora gestibili. Abbiamo fatto una norma, il decreto del 5 gennaio, che dava una linea chiara che è la scuola in presenza. Può darsi benissimo che vi sia un aumento della necessità del ricorso della formazione a distanza, ma all’interno delle regole date: non come un provvedimento generalizzato e senza giustificazioni”.

A favore si dichiara anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. “Chiudere scuole e lasciare aperto tutto il resto significa essere incoerenti. Dobbiamo proseguire su questa strada perché nella fascia dai 12 ai 19 anni il 75% dei nostri ragazzi si è vaccinato – ha aggiunto Costa – poteva essere certamente un errore non dare possibilità a quegli alunni che invece possono avere la scuola in presenza”. Si è detto a favore della riapertura anche l’infettivologo e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts), Donato Greco: “Il Cts si è espresso in 6 riunioni a favore della riapertura delle scuole. Durante le feste erano chiuse eppure la pandemia è cresciuta lo stesso”.

L’ex ministra Lucia Azzolina condivide la scuola in presenza: “Dobbiamo però essere onesti e dirci che le scuole non vanno lasciate sole. La volontà del governo per una scuola in presenza non si è tradotta purtroppo in fatti concreti. Un esempio: i protocolli prevedono mascherine Ffp2 ma le scuole non le hanno ancora ricevute”.

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