Le strategie per rilanciare i centri storici - QdS

Le strategie per rilanciare i centri storici

Irene Milisenda

Le strategie per rilanciare i centri storici

venerdì 02 Ottobre 2020

Conservare memoria e tradizioni, rendendo allo stesso tempo fruibili spazi spesso dimenticati. Necessario lasciare da parte le singole emergenze per alimentare una visione d’insieme

AGRIGENTO – Ormai da qualche anno in Sicilia l’attenzione si è concentrata sui centri storici delle città, sull’importanza di conservare la memoria e i suoi segnagli fondamentali e renderli fruibili. Da qui un piano di recupero degli stessi risulta uno strumento fondamentale per la salvaguardia e la valorizzazione dei centri urbani, partendo da un’attenta analisi e valutazione del patrimonio esistente, superando la visione di interventi su singole emergenze per allargare l’attenzione all’intera struttura e ai suoi collegamenti con l’esterno.

Su iniziativa del Movimento 5 stelle nei giorni scorsi è stata approvata all’Ars la legge per il recupero dei centri storici siciliani, “che mira ad arrestare – ha sottolineato la deputata Stefania Campo, prima firmataria della legge, il fenomeno della desertificazione dei centri storici, dichiara la deputata grillina Stefania Campo prima firmataria della legge. Senza dovere costruire nuove case, si potranno riutilizzare spazi già destinati ad altri scopi, contrastando lo snaturamento dei centri storici e l’espulsione delle fasce sociali storicamente presenti nell’edilizia minore delle città”.

A fianco di questa legge, si lavora anche a uno specifico provvedimento in tema di urbanistica. Tra i principi ispiratori e gli obiettivi del Ddl, composto da 55 articoli, ci sono il consumo del suolo tendente a zero e la rigenerazione urbana, ovvero il recupero e il riutilizzo del dell’edilizia esistente, nell’ottica di una politica di qualità del paesaggio e dell’ambiente. “Riqualificare i centri storici – ha sottolineato il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Alfonso Cimino – non significa solo riportare la gente nelle nostre città, ma anche avanti iniziative per agevolare chi investe nel centro storico: i commercianti e chi vuole acquistare delle abitazioni. Noi abbiamo insistito anche sul Piano commerciale, perché non possiamo pensare che un centro commerciale possa svuotare la via Atenea”.

Alcuni Comuni hanno deciso di mettere in atto anche un’iniziativa estremamente innovativa per salvare le abitazioni dal rischio di distruzione e di abbandono, con la vendita di case al prezzo simbolico di un euro. “Un’iniziativa – ha aggiunto Cimino – che ha un valore importante. La casa a un euro di per sé senza un indotto, economico, infrastrutturale, non porta però a nulla e diventano soltanto uno slogan. Abbiamo più volte ribadito che per riqualificare un centro storico bisogna apportare delle modifiche, svuotarlo dalle macchine per esempio, creare posteggi, creare una Ztl e portare la gente nei vicoli della città, che molto spesso nessuno conosce”.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017