Catania, il prof. Iacobello, “Da 25 giorni no ricoveri” - QdS

Catania, il prof. Iacobello, “Da 25 giorni no ricoveri”

Melania Tanteri

Catania, il prof. Iacobello, “Da 25 giorni no ricoveri”

sabato 06 Giugno 2020

Il direttore di Malattie infettive del Cannizzaro, Carmelo Iacobello: “Zangrillo? Non c’è alcun dubbio che abbia ragione”

CATANIA – Delle sue dichiarazioni sono ancora pieni i giornali nazionali e non solo. Quanto esternato recentemente dal professor Alberto Zangrillo, primario dell’Unità operativa di anestesia e rianimazione generale del San Raffaele di Milano, in relazione alla presenza attuale del Covid-19 e al fatto che dal punto di vista clinico il virus non esisterebbe più, continua a scatenare dibattito tra gli esperti, scienziati e medici. Esperti che si dividono tra chi condivide quanto dichiarato da Zangrillo, stigmatizzandone soltanto la semplificazione espositiva e chi, al contrario, preferisce percorrere la strada della maggiore prudenza.

Tra i primi rientra sicuramente Carmelo Iacobello, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Cannizzaro di Catania. “In realtà – spiega – probabilmente il dottor Zangrillo ha usato metodi comunicativi piuttosto basici per rendere bene l’idea, ma non c’è alcun dubbio che abbia ragione”.

Il direttore di Malattie infettive del Cannizzaro, dunque, fa parte della schiera di scienziati convinti che il virus abbia abbassato di gran lunga la propria carica infettiva, e dunque anche la sua mortalità. “L’epidemia sta segnando il passo – precisa il medico – e il virus dimostra di avere in qualche modo subito gli effetti del lockdown, gli effetti del distanziamento sociale e anche gli effetti della uso massiccio della mascherina, che ha ridotto la carica virale che inizialmente era importante. L’epidemia, in questo momento, dimostra di essere sotto controllo – specifica ancora: c’è speranza quindi che, al di là del vaccino, il virus abbia subito delle modificazioni nella replicazione di se stesso tali da renderlo più mite, meno aggressivo, più fiacco in una parola”.

Dichiarazioni sortite da osservazioni empiriche. “Questo è quello che osserviamo, ciò che vediamo ogni giorno. Abbiamo visto la trasformazione di questa epidemia ad altissimo impatto, fino alla seconda metà di aprile in cui la situazione è cambiata”. Un’altra evidenza sarebbero sarebbero le condizioni in cui arrivano i malati in ospedale. Quando ancora ne arrivano. “I malati non arrivano proprio – sottolinea Iacobello: è da 25 giorni che noi non abbiamo un nuovo ricovero”.

Il primario di malattie infettive del Cannizzaro è prudente, però, per quanto riguarda le previsioni per il prossimo autunno, momento in cui in tanti affermano che il virus tornerà o comunque potrebbe tornare violentemente. “Prevedere ora quello che succederà in autunno è un esercizio acrobatico, da cartomanzia che io francamente non mi sento di effettuare – dice. Devo osservare la realtà così com’è, non posso immaginare cosa succederà nei prossimi mesi. C’è un cauto ottimismo – ribadisce – ma evitiamo di fare previsioni”.

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