Catania, rifiuti, bagarre in Consiglio comunale - QdS

Catania, rifiuti, bagarre in Consiglio comunale

Melania Tanteri

Catania, rifiuti, bagarre in Consiglio comunale

venerdì 18 Dicembre 2020

L’opposizione chiede le dimissioni dell’assessore Cantarella, che non ci sta: “Spazzatura in strada a causa della chiusura della discarica, situazione ereditata”. E l’ex sindaco Bianco annuncia una querela

CATANIA – Dovrebbe tornare alla normalità oggi il servizio di raccolta dei rifiuti del Comune di Catania. Dopo giorni di caos, con strade stracolme di immondizia e intere vie trasformate in discarica, in particolare nelle zone periferiche, il ritorno alla normalità dovrebbe essere imminente.

Ad affermarlo è l’assessore alla Nettezza urbana di Palazzo degli Elefanti, Fabio Cantarella, intervenuto mercoledì sera in consiglio comunale. Il delegato della giunta Pogliese è intervenuto in risposta alle richieste pervenute dai banchi dell’opposizione. In particolare, dal capogruppo di Italia viva, Giuseppe Gelsomino, che ha puntato il dito contro la gestione del settore da parte dell’amministrazione, chiedendo le dimissioni dello stesso Cantarella.

Accuse alle quale, il rappresentante della giunta comunale, esponente della Lega di Salvini, ha prontamente risposto, sottolineando come, ad aver creato disservizi, lasciando che i rifiuti si accumulassero ai bordi delle strade, sia stata la chiusura della discarica Sicula trasporti, il mega impianto situato al confine con la provincia di Siracusa da cui dipende non solo il comune di Catania, ma altre centinaia di comuni.

“È una questione che non può prestarsi a strumentalizzazioni – ha dichiarato l’assessore in aula. La discarica è stata chiusa per una settimana. Viviamo in una situazione di emergenza – ha aggiunto – anche a causa della situazione che abbiamo ereditato”.

Il riferimento è all’attuale sistema di raccolta in città, legato al vecchio appalto prorogato da anni, che non prevede la raccolta porta a porta se non per una percentuale minima di abitanti.

La discarica ha riaperto i battenti lunedì e confidiamo entro venerdì, con l’impianto a regime, di risolvere l’emergenza che si è creata in città – ha ribadito Cantarella – favorita da un appalto fatiscente che prevede il porta a porta per appena il 10 per cento dei cittadini. Il resto dei rifiuti è abbandonato nei cassonetti dove chiunque si sente autorizzato a poter conferire. Noi abbiamo trasmesso la nuova gara d’appalto all’Urega per la pubblicazione” – ha concluso Cantarella, non prima di aver ricordato le inchieste scattate proprio sulla questione rifiuti, che hanno portato all’arresto di alcuni funzionari del Comune di Catania.

In un attimo, l’aria in aula si scaldata, provocando la reazione di alcuni esponenti della passata amministrazione. Oltre all’ex assessore all’Urbanistica, Salvo Di Salvo, a prendere la parola, annunciando querela, è stato l’ex primo cittadino, Enzo Bianco. “Chiedo il verbale contenere dichiarazione di Cantarella – ha detto l’ex sindaco, che ha ribadito di non essere oggetto di alcuna indagine. Le dichiarazioni – ha aggiunto Bianco – se confermate costituiranno oggetto di una specifica querela”.

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