Covid, l'allarme dell'Oms: "Booster non bastano, servono nuovi vaccini" - QdS

Covid, l’allarme dell’Oms: “Booster non bastano, servono nuovi vaccini”

Antonino Lo Re

Covid, l’allarme dell’Oms: “Booster non bastano, servono nuovi vaccini”

martedì 11 Gennaio 2022

La raccomandazione aggiornata del Gruppo tecnico dell'Organizzazione mondiale della sanità sulla composizione del vaccino anti-Covid

Vaccini in grado di prevenire le infezioni e la trasmissione di Sars-Cov-2, oltre alla malattia grave e al decesso, “sono necessari e dovrebbero essere sviluppati. Fino a quando tali vaccini non saranno disponibili e di pari passo all’evolversi del virus, potrebbe essere necessario aggiornare la composizione degli attuali vaccini contro Covid-19, per garantire i livelli di protezione raccomandati dall’Oms anche contro le varianti di preoccupazione, compresa Omicron e altre che potrebbero arrivare in futuro”. Questa la raccomandazione aggiornata del Gruppo tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla composizione del vaccino anti-Covid.

Aumento dei casi Covid nell’ultima settimana nelle province siciliane

In queste province l’aumento dei casi nell’ultima settimana rispetto a quella precedente è stato dell’80% ad Enna sino al 240% a Ragusa. Questo il dettaglio delle altre province: Catania +100% di casi, Palermo + 90%, Messina + 170%, Siracusa +150%, Trapani +140%, Agrigento e Caltanissetta, + 190%.

Dunque, gli aumenti esponenziali di contagi che si stanno registrando in Sicilia (ieri sono stati oltre 7.800 con un tasso di positività superiore al 24%) sono solo in parte dovuti alla diffusione della variante Omicron (che secondo quanto ci riferisce il commissario Covid per la provincia di Palermo è intorno al 50%). Sarebbe ancora Delta a mietere più contagi e vittime.

Crescono ricoveri e terapie intensive

A livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti sale di 2 punti raggiungendo il 26% e, in 24 ore, il tasso cresce in 5 regioni: continua a salire in Valle d’Aosta, dove arriva al 46% e con +3% la Liguria raggiunge il 39%. Questi i dati Agenas del 10 gennaio. umenta anche in: Abruzzo (24%), Basilicata (20%), Campania (25%), Emilia Romagna (23%), Friuli (28%), Lazio (24%), Lombardia (29%), PA Trento (21%), Piemonte (32%), Sicilia (31%), Toscana (22%), Umbria (31%), Veneto (24%). È stabile, invece, al 17% la percentuale dei posti in terapia intensiva occupato da pazienti Covid (era l’11% il 24 dicembre) ma a livello giornaliero cresce in 6 regioni: Friuli Venezia Giulia (23%), Marche (22%), PA Trento (30%), Puglia (9%), Sardegna (13%), Sicilia (17%).

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