Ddl Autonomia approvato: ecco cosa prevede - QdS

Ddl autonomia approvato all’unanimità: ecco cosa prevede

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Ddl autonomia approvato all’unanimità: ecco cosa prevede

Redazione  |
giovedì 02 Febbraio 2023

Arriva l'Ok alla legge sull'autonomia differenziata: ecco cosa cambia per l'Italia dopo l'approvazione del Ddl Calderoli.

Approvato all’unanimità il Ddl sull’autonomia differenziata che porta il nome dal ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli.

Il Consiglio dei Ministri, nel corso di una riunione a Palazzo Chigi, ha approvato il decreto. Al sì è seguito un applauso di tutti i presenti, evidentemente soddisfatti del risultato ottenuto.

Approvato Ddl sull’autonomia differenziata, ecco cosa prevede

“Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”: era questo uno dei punti all’ordine del giorno della riunione a Palazzo Chigi, iniziata alle ore 16 del 2 febbraio.

Di questo tema si è parlato tanto negli scorsi mesi, con scambi di opinioni e un dibattito acceso soprattutto sul potenziale impatto del decreto sul già evidente “gap” tra Nord e Sud. Sull’argomento si era espresso anche il vicepresidente della Regione Siciliana Luca Sammartino, che aveva ribadito l’importanza di tutelare gli interessi della Sicilia in caso di approvazione della legge sull’autonomia differenziata. Una posizione ribadita anche dal governatore siciliano Schifani, che ha sottolineato il “no” della sua Giunta a “un’Italia a due velocità”.

Cosa prevede il Ddl Autonomia appena approvato? Principalmente, con l’autonomia differenziata anche le Regioni a statuto ordinario potranno avere competenza esclusiva su alcune materie, come istruzione, beni culturali, commercio con l’estero, trasporti. Da una parte, ciò potrebbe uniformare l’attività delle Regioni, dall’altro potrebbe accentuare le differenze tra Nord “sviluppato” e Sud “in difficoltà”.

LEP e accordi Stato-Regione

Un elemento presente nel Ddl autonomia riguarda i Lep (Livelli essenziali di prestazione), soglie minime di servizi che verranno garantire a tutti i cittadini italiani, a prescindere dalla Regione di appartenenza. Tali soglie andranno indicate entro un anno dall’entrata in vigore della legge sull’autonomia differenziata.

Dopo il via libera definitivo e l’approvazione dei Lep su tutti i settori, le Regioni potranno avanzare le proprie richieste al Governo, chiedendo competenza esclusiva su una o più materie. L’iter è complesso e servirà naturalmente, l’Ok del Cdm. L’intesa, una volta approvata, durerà 10 anni (modificabile e con possibilità di rinnovo per altri 10 anni).

Immagine di repertorio

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