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In Sicilia torna il grande caldo dopo l’emergenza. E da Roma si attendono i ristori

A sentir parlare di grande caldo in Sicilia, ormai, ci si affretta a fare gli scongiuri. La mastodontica ondata di calore che ha aggredito l’Isola nella seconda metà di luglio non può essere ancora considerata un brutto ricordo a causa degli enormi strascichi che ha portato con sé.

Le temperature estreme, i black-out elettrici prolungati, i frequenti stop alla fornitura idrica e i rovinosi incendi scoppiati macchia d’olio in quasi tutte le province siciliane hanno costituito una miscela esplosiva per un territorio particolarmente esposto alle crisi, climatiche e non solo.

Emergenza Sicilia, i disagi a Catania e Palermo

Anche stavolta, a pagare il prezzo più alto di questa drammatica situazione emergenziale, sono stati i cittadini. Basti pensare alla situazione paradossale che si è vissuta nelle ore più roventi nella città di Catania, già ferita soltanto pochi giorni prima dal rogo esploso all’interno del Terminal A dell’aeroporto Vincenzo Bellini e successivamente martoriata dalle interruzioni di luce e acqua.

Ma se Atene piange, Sparta non ride. A Palermo, ai piedi di monte Pellegrino, è stata altrettanto grave la condizione di emergenza, acuita dalle fiamme che hanno circondato l’aerostazione “Falcone-Borsellino” costretta chiudere per diverse ore – causando la momentanea interruzione del traffico aereo.

E, come se non bastasse, nel mezzo si è aggiunto anche l’allarme diossina circolato in città seguito dell’incendio esploso all’interno della discarica di Bellolampo e che ha spinto il sindaco del capoluogo a emettere un’ordinanza in merito al consumo di alcuni alimenti nei quartieri vicini.

Emergenza Sicilia, pronto il fondo ristori

Nel frattempo il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha annunciato l’estensione da 10 a 15 milioni di euro della dotazione del Fondo che il Dicastero intende mettere a disposizione di turisti e operatori che sono stati danneggiati dagli incendi in Sicilia.

Nella bozza del decreto si fa riferimento alle “difficoltà nel raggiungimento delle destinazioni turistiche, la mancata fruizione dei servizi originariamente prenotati, l’acquisto di servizi non previsti e la riprotezione dei viaggiatori per i disagi nei collegamenti”. Il decreto del Ministero del Turismo dovrà essere adottato entro 45 giorni dalla sua entrata in vigore.

Emergenza Sicilia, caldo fino a Ferragosto… e oltre

Intanto, proprio in queste ore, è atteso nell’Isola il ritorno di temperature più roventi rispetto a quelle sostenute fino alla prima metà di settimana, rese decisamente più gradevoli dalla “carezza” del ciclone Circe che ha fatto segnare addirittura momenti di instabilità con venti forti ed episodi temporaleschi.

Secondo gli esperti, a partire da mercoledì e fino al weekend, con l’arrivo del nuovo Anticiclone africano in Sicilia le temperature valicheranno il muro dei 35 gradi in diverse località dell’isola, spingendosi fino a 37-38 gradi.

Con la nuova ondata di calore alle porte, la Protezione civile regionale ha diramato un nuovo bollettino nel quale viene evidenziata una situazione di preallerta per il rischio incendi in tutta la Sicilia. Alcuni roghi sono già scoppiati nel Palermitano e nel Siracusano, causando non poche difficoltà.

Il grande caldo durerà almeno fino a Ferragosto. E c’è la possibilità che l’Anticiclone africano possa stazionare alle nostre latitudini anche nella seconda metà del mese di agosto. Soltanto al Nord, invece, potrebbe manifestarsi una riduzione dei valori massimi, con l’arrivo di qualche temporale.